Rischia di finire sotto processo Fabio Cazzato, il noto imprenditore leccese attivo nel settore dell’editoria e dell’informazione accusato di omesso versamento dei contributi previdenziali. Il sostituto procuratore Paola Guglielmi ha chiuso il fascicolo d’indagine, (ereditato dal collega Giovanni De Palma) ed ora l’indagato ha venti giorni a sua disposizione per chiedere di essere interrogato o per produrre memorie difensive prima che il pm formalizzi la richiesta di rinvio a giudizio. Le indagini, condotte dalla guardia di finanza della sezione di polizia giudiziaria, hanno accertato come l’indagato, risultato ritolare e amministratore di fatto delle emittenti televisive “Canale 8” e “Megacom”, non avrebbe versato i contributi all’Inpgi a cinque giornalisti, tra cui il direttore, che si sono susseguiti in redazione dal 2007 fino al 2012 per oltre 83 mila euro. A tutti gli altri dipendenti, tre cameraman, un regista e due segretari, Cazzato non avrebbe versato i contributi all’Enpasl (Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo e dello Sport Professionistico) per oltre 105 mila euro. Le persone offese potranno ora costituirsi parte civile nell’eventuale apertura del processo penale e formalizzare così la richiesta di risarcimento per i danni subiti.
FRANCESCO OLIVA