Due interventi nel giro di appena due ore. E sempre per lo stesso motivo: ubriachi fradici in via Duca degli Abruzzi. Il problema coinvolge anche viale Oronzo Quarta (il viale della stazione) ed alcune stradine del centro storico. Ormai è diventata una vera e propria emergenza, ma le Autorità, a quanto pare, sembra vogliano volontariamente chiudere entrambi gli occhi. I residenti, da tre anni, aspettano che qualcuno, tra Prefetto, Questure e Sindaco di Lecce, li accolga e risolva definitivamente gli annosi problemi della strada. Una strada che, qualche residente, definisce “maledetta”.
Stamattina gli operatori del 118 sono intervenuti due volte, per soccorrere un indiano totalmente ubriaco, moribondo e dormiente sul marciapiede. Il primo intervento è avvenuto alle 9.15, il secondo dopo appena due ore (le 11.15) ma si è protratto fino alle 13: l’ubriaco non voleva farsi accompagnare in ospedale e neppure l’intervento della Polizia Municipale – giunta intorno alle 12.25 – ha sortito l’effetto sperato. Nessuna terapia “antisbronza”, nessun trattamento sanitario obbligatorio. Lo straniero si è alzato e se n’è andato, quando per lui erano intervenuti vigili urbani e ben due ambulanze del 118, la seconda medicalizzata.
Solo ieri mattina, polizia ed ambulanze erano accorsi, nella stessa via ed allo stesso punto (all’angolo con via Cairoli), per soccorrere due stranieri, sdraiati per terra in stato comatoso. Il tutto, con una comitiva di turisti albanesi, che immortalava la scena con la macchinetta fotografica.
Quanto a stamattina, l’indiano, pur non reggendosi in piedi, ha imboccato la via di “casa” (ammesso che effettivamente ne abbia una), rifiutando categoricamente ogni tipo di cura ed assistenza. La scena si è “trascinata” lungo via Cairoli, dove lo straniero, seguito da polizia, operatori 118 e dal personale del Cim si è nuovamente “coricato”, rifiutando categoricamente l’assistenza sanitaria, e via Caraccio, alle spalle del convitto Palmieri. Due strade centrali della città dove, nel pomeriggio (e fino a venerdì), il famoso regista cinematografico Ferzan Ozpetek – che ha scelto Lecce ancora una volta come ambientazione per un suo film – girerà alcune scene del film “Allacciate le cinture”. Giunto a Lecce perchè attirato dalla bellezza architettonica della città, c’è forse il rischio che, facendo capolino dietro l’angolo, possa scappare?