Walter Ferrazza è sindaco 39 enne, di un paese di appena 406 anime, Bocenago, nella provincia autonoma di Trento, che grazie al Mir di Samorì è riuscito a ricoprire un ruolo di primo piano tra gli uomini di Letta: sottosegretario agli Affari Regionali. Un uomo del nord che promette massima attenzione per il sud e, soprattutto, per il Salento. Ferrazza, ieri, ha incontrato le istutizioni salentine, prima Paolo Perrone, poi Antonio Gabellone, quindi ha tenuto una conferenza stampa in compagnia del coordinatore regionale del Mir, Paolo Pagliaro, in cui ha dichiarato il suo appoggio pieno all‘idea del neoregionalismo(regioni più piccole e abolizione di provincie ed enti inutili), ma ha anche rilanciato l’idea del federalismo e delle autonomie, “perché solo così gli enti possono essere veramente vicini ai cittadini”.
Con Paolo Perrone, da sindaco a sindaco, si è discusso dei gravi problemi di cassa delle amministrazioni locali: in un periodo di tagli da parte del governo centrale diventa difficile garantire anche i servizi essenziali. Per il sottosegretario è necessario allentare la cinghia del patto di stabilità, che continua a strozzare anche gli enti virtuosi. Ferrazza è un europeista convinto, ma crede nel federalismo e nelle autonomie e boccia senza appello la “boutade elettorale delle macroregioni“. Anche sulla questione dell’abolizione delle province, rilanciata dal governo Letta, il sottosegretario non ha dubbi: “Necessario abolirle e creare meno centri di spesa, magari delle regioni più piccole e più vicine alla gente“. Tutto in sintonia col progetto neoregionalista del presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, che ha accolto il sottosegretario in qualità di coordinatore regionale dei Moderati in rivoluzione e gli ha fatto prendere l’impegno di “rappresentare un Salento privo di sottosegretario e anche di rappresentanti all’interno del governo Letta (visto che Bray, pur essendo ministro di origini salentive, vive a Roma)”.
La Puglia non ha sottosegretari perché, secondo alcune indiscrezioni, Fitto non ha puntato su alcun nome e ha preferito restare fuori dal governo Letta per evitare polemiche, dopo la sua condanna in primo grado. Ferrazza, però, vuole farsi carico anche delle istanze del Salento, una promessa garantita dalla sua amicizia con Pagliaro: ieri, nel suo tour elettorale, conclusosi a Lizzano, ha ribadito: “Siamo gente nuova, con progetti nuovi: daremo una svolta a questo paese”.
Eliana Degennaro