Nella sede di Forza Italia, in via Oberdan, Antonio Gabellone e i coordinatori alfaniani, Andrea Caroppo e Gianni Marra, hanno spiegato le ragioni della loro alleanza per la corsa alla Provincia di Lecce. Il presidente uscente della Provincia di Lecce ha ringraziato i responsabili del Nuovo Centrodestra per aver scelto di puntare su «un’alleanza naturale» e ha auspicato che questo sia solo l’inizio di un percorso che rimetta insieme il tutto il centrodestra. Andrea Caroppo, coordinatore provinciale di Ncd, ha spiegato che l’accordo con i forzisti è stato «un percorso naturale, in linea con le direttive romane», e che sarebbe stato improbabile chiudere con il centrosinistra. Il consigliere regionale ha risposto alle accuse di Negro puntualizzando che «con l’Udc gli alfaniani si sono seduti a discutere, ma è parso chiaro fin da subito che erano orientati a prendere un’altra strada». «La linea nazionale è quella di cercare di chiudere con Forza Italia» – ha dichiarato Caroppo. Marra ha lanciato un appello all’unità, affinché la costituente popolare segua la strada indicata dai vertici nazionali (cioè alleanza con Forza Italia, quando possibile).
Il Nuovo Centrodestra, però, deve fare i conti con i dissidenti come Chirilli, che appoggeranno la lista dell’Udc e con Paolo Pellegrino, che, pur appoggiando la lista degli alfaniani, non accetta le nomine dei responsabili provinciali, “fatte senza un dibattito interno e senza democrazia”. Il responsabile di Puglia Protagonista ha deciso di restare nel partito con una posizione critica, dopo una lunga riunione con i suoi. Intanto, l’Udc va avanti per la sua strada e prepara la lista Costituente Popolare: non potrà presentare un candidato presidente, perché non ha 200 firme.