Militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno arrestato all’alba di oggi Renzo Pini, ingegnere leccese di 64 anni, direttore regionale del Lazio dell’Agenzia del Demanio ed ex direttore della sede del Demanio di Lecce.
Nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Roma sull’affidamento di un appalto, a Pini é contestato il reato di abuso d’ufficio. E’ stato posto ai domiciliari.
Oltre a Pini sono state arrestate altre 8 persone: tra loro Marcello Visca, ex componente del comitato di gestione dell’Agenzia del Demanio del Lazio, imprenditori e funzionari di banca. Per tutti é stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’inchiesta della Procura di Roma che coinvolge Pini, Visca e le altre sette persone – per alcune sono ancora in corso le procedure di notifica dell’arresto – riguarda l’assegnazione in concessione dello sfruttamento economico ed edilizio di una vasta area urbana di Roma, non lontana da piazzale Clodio. I reati contestati, diversi da indagato a indagato, vanno dalla turbativa d’asta al falso, all’abuso di ufficio (quest’ultimo contestato a Pini).
“L’Agenzia del demanio, condannando con fermezza qualsiasi comportamento disonesto, a difesa e tutela dell’onorabilità di tutti i dipendenti che operano quotidianamente al servizio dello Stato e dei cittadini, auspica che l’Autorità giudiziaria possa velocemente fare piena luce sulla vicenda dell’arresto del direttore della sede regionale del Lazio, Renzo Pini”. E’ quanto scrive l’Agenzia del Demanio in una nota. “L’Agenzia del demanio, consapevole della grande responsabilità che un funzionario dello Stato si assume nell’esercitare il delicato ruolo della gestione dell’amministrazione pubblica, offre la massima collaborazione e supporto all’Autorità giudiziaria. Inoltre – conclude la nota – l’Agenzia sottolinea che sta assumendo tutti i provvedimenti contemplati dalla disciplina legale e contrattuale”.
“In 44 anni non ho avuto un avviso di garanzia”. Lo dice Marcello Visca in un video girato con un tablet dall’imprenditore Daniele Pulcini durante la consegna del danaro per l’intermediazione svolta a vantaggio della “Flora Energy”. Quel video, girato per scherzo mentre avveniva la consegna di 120 mila euro a fronte dei 150 mila pattuiti, è stato sequestrato dai finanzieri del nucleo di polizia valutaria ed ora costituisce una delle più importanti fonti di prova. Nel video si nota Visca che prende le mazzette in un clima di ilarità e di goliardia. Poi avviene il pagamento degli altri 30 mila euro. Daniele Pulcini non è nuovo a a problemi con la giustizia: il 7 ottobre scorso è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per lesioni, ingiurie e minacce nei confronti della show-girl ed ex moglie Claudia Montanarini.