BARI – È stato stabilito il perimetro di coalizione, le forze regionali del centrodestra hanno siglato un accordo in mattinata: a firmare il documento congiunto Nuovo Centrodestra, Forza Italia, Movimento Schittulli, Fratelli d’Italia, Nuovo Psi e Puglia Prima di tutto. Ncd, con i consiglieri regionali delegati Camporeale e Lanzillotta, ha voluto sottoscrivere un patto che lega il loro partito ai forzisti: ora sono vincolati a un percorso comune.
Restano, però, troppi nodi da sciogliere: non si è discusso dei candidati e non c’è la decisione sulla possibilità di celebrare le primarie. Non si sa nemmeno se potrebbero esserci altri alleati. Tutte le forze politiche che si sono sedute al tavolo del centrodestra, svoltosi in mattina in via Capruzzi, hanno convenuto che la coalizione deve lasciare le porte aperte ai centristi e ai partiti minori come Scelta Civila e Italia Popolare. «Dobbiamo allargare a tutti quei movimenti e alla società civile, che hanno voglia di un’alternanza di governo e di chiudere con la fallimentare esperienza del centrosinistra» – ha detto il capogruppo forzista, Ignazio Zullo.
L’Udc si presenta agli incontri, ma i suoi esponenti nicchiano e dicono di aver bisogno di altro tempo per trovare una quadra anche con i vertici romani. In realtà, i centristi attendono le primarie del centrosinistra, che si svolgeranno il 30 novembre e, in caso di vittoria del segretario regionale, potrebbero chiudere un accordo definitivo, dopo quello informale chiuso prima delle provinciali. Quindi, per ora, Costituente Popolare non pervenuta: ci sono due partiti autonomi, che vanno avanti da soli. Gli alfaniani sono convinti di combattere insieme ai forzisti, «qualsiasi cosa dovesse accadere». «Stiamo insieme: l’unica condizione è che il tavolo vada avanti fino in fondo, con questi alleati. Alcuni forzisti sono condizionati da Roma- ha spiegato Camporeale, capogruppo in consiglio regionale -. Le primarie sono un problema secondario, ma arriveremo a una soluzione comune».
Per affrontare il tema dei nomi in campo e delle primarie, bisognerà attendere la settimana prossima (venerdì alle 10), quando, sempre in regione, il tavolo di centrodestra tornerà a riunirsi. Oggi, non sono stati fatti nomi, anche se gli alfaniani sono favorevoli alla candidatura di Francesco Schittulli, ma si riservano di sfoderare i nomi di dell’ex ministro della difesa Mauro e anche di Cassano. I continui slittamenti della discussione sulle primarie fanno pensare che qualcuno voglia fare un favore agli alfaniani, nettamente contrari alle consultazioni di base, facendo trascorrere il tempo necessario per organizzarle: sì, perché le primarie del centrodestra per il 23 novembre, sono sempre più una chimera. In campo restano Marmo e Schittulli, unici possibili candidati alla presidenza della Regione che sono venuti allo scoperto.