ROMA – Dopo l’intervento di Adriana Poli Bortone, Magdi Cristiano Allam, Salvini e altri politici di livello nazionale, interviene anche l’ex ministro Giorgia Meloni per chiedere che si faccia chiarezza sulla vicenda dell’università islamica. «Vogliamo chiarezza sul progetto dell’università islamica di Lecce, oggi all’attenzione dell’opinione pubblica grazie alla denuncia di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale di Lecce. Al momento non si conoscono né i finanziatori, né i principi educativi né le finalità di questo presunto ateneo. Anzi, le voci sono inquietanti: si parla di fondi caritatevoli del Qatar che, come noto, è la nazione da cui provengono i principali finanziamenti all’Isis e al fondamentalismo islamico in genere”- spiega la leader FDI-AN.
L’ex ministro sente puzza di bruciato, teme che l’università mdiventi un covo di fondamentalisti: “Si parla anche di insegnamento della Shariia. Con la minaccia del fondamentalismo alle porte, è sempre più urgente che lo Stato normi la presenza di luoghi di culto e di cultura islamica sul nostro territorio. I flussi finanziari devono essere tracciati e non ci devono essere contiguità con ambienti fondamentalisti, i sermoni o le lezioni devono essere svolti in italiano, devono essere noti alle autorità il ruolo e la qualifica di chi tiene prediche o lezioni. Non ci possiamo più permettere un Islam “fai da te“, fatto di imam improvvisati e autonominati che a volte predicano l’odio, di finanziamenti non trasparenti e di legami inconfessabili con gli ambienti più oltranzisti. Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, in ogni caso, ritiene che quel luogo possa essere utilizzato a vantaggio dei giovani salentini, sia rafforzando l’Università del Salento sia realizzando luoghi di aggregazione». L’appello alla chiarezza della presidente FDI-AN giunge dopo tutta una serie di perplessità manifestate dalle istituzioni.