Profumi, sapori, colori salentini nella nuova pubblicazione poetica “Antica Terra” di Vito Adamo. Si viaggia, perlustrando una terra cara all’autore, che intride di bellezza, stridendo con il dolore, la solitudine, la nostalgia.
È un elegante libello di poesie “Antica Terra”, nel quale ogni senso umano è coinvolto. Da esploratore, attento e curioso, Vito Adamo dà cominciamento alla conoscenza di sé, delle tradizioni, della cultura salentina sino a perorare ogni dettaglio che evidenzia la propria e profonda sensibilità. Così, infatti, scrive Luciano Pagano nella prefazione: «È da evidenziare la sensibilità di Vito Adamo che traspare nei suoi versi, sottolineando la rarità – presente in pochi poeti contemporanei – di narrare le emozioni, mostrando commozione di fronte allo sguardo di un bambino, o nel contemplare il sole, o nel vedere la bontà del mare. Sono da evidenziare la bellezza e la semplicità dei sentimenti nei suoi versi».
È un poeta Adamo, a ben vedere, è come un bambino, che si stupisce, si meraviglia, guardando incantato “il sole per collezionare arcobaleni”, “il mare, riparo in una notte di stelle”. Induce a sognare questo viaggio poetico nel Salento, pur restando ancorati come le radici di un albero di olivo.
Imperante è il sentimento della nostalgia, che rincorre il verso lungo tutto il viaggio. Emoziona “Antica Terra” quando si legge: «Tienimi per mano stella / … Tienimi quando tutto sembra scontato e non lo è … / Mi arrendo a volte, / ma mi riprendo quando ti vedo …». (p. 41). Sono poesie semplici, genuine e a volte ingenue, prive di qualsiasi figura retorica, rima e quant’altro, si ritrovano i versi liberi, nella libertà fluida e mai rappresa di un bambino che corre spensierato e appare immune dal cadere nelle reti di un adulto.
Il vento di tramontana fresco e asciutto, accarezza l’anima di Vito Adamo, che scrive i suoi sogni, altalenando pensieri tra un passato e presente, il ricordo e la quotidianità: «Tira un forte vento di tramontana / il sole cattura ogni angolo tra le case / inseguendo il vento…/ i miei pensieri corrono nei ricordi di quei vicoli / sono i profumi del pane appena sfornato, / i racconti sull’uscio di casa di vite passate / sono i giochi / disegnati sulle pietre / gli sguardi di bambini incantati / a scoprire la vita negli occhi lucidi di uno sguardo antico». (p. 72). Una caratteristica peculiare nella raccolta poetica “Antica Terra” da rilevare, è data dalla presenza presente in modo abbondante dei puntini di sospensione, che probabilmente l’autore ha cercato e voluto per lasciar in pausa di riflessione il lettore, concedendo libero sfogo all’immaginazione. Chissà. O forse per mantenere un legame con il passato, la sua infanzia in un presente adulto, non disincantato di un profondo sé.
La reticenza appare l’emblema della salentinità poetata da Adamo; e tra il detto e il non detto, trasmette dolci sensazioni di un tempo vissuto in uno spazio che vive incantato il poeta.
Non si possono non ricordare le sensazioni che propagano quei versi nei quali si rispecchia la terra salentina generosa e avara al contempo, allo stesso modo di alcuni poeti che hanno cantato il Salento come ad esempio Antonio Verri, Vittorio Pagano, Claudia Ruggeri.
E infatti si legge: «… E impari a vivere di vento e mare, / impari a vivere di ogni solitudine, / del tempo mai desiderato… / e impari… impari… / Accontenti la tua vita, tenendola stretta stretta tra le mani… / e vivi dei sogni cercati, di ogni abbraccio, vivi di ogni calore, di ogni pianto d’amore…». (p. 117). Inneggia all’amore Vito Adamo: il suo, quello dei suoi affetti, del padre, della madre, della natura salentina che trabocca nell’intero libro poetico. Molti i sentimenti vissuti che vanno e vengono come le maree, in un mirabolante tramonto di luna felice, poiché la vita secondo l’autore è colma di soddifazioni e gratificazioni, semplicemente per averla vissuta.
In “Antica Terra” di Vito Adamo a parlare è solo il cuore, e mentre il resto tace, i lettori ascoltano, beandosi di abbracci, dolci carezze, baci e “profumi di petali di rosa”, dei fiori “dal colore del sole …”.
Alessandra Peluso