SPECCHIA (Lecce) – Hanno lavorato nel più classico dei modi: seguendo un’auto con a bordo due noti miggianesi assuntori di cocaina, e sono arrivati fino alla “tana” dello spacciatore. Qui, nel cortile, dopo poco è arrivato un ventenne, trovato, poi, in possesso di 17 grammi di cocaina, che nascondeva in due ovetti di cioccolato, e così per entrambi sono scattate le manette.
A finire nei guai sono due giovani incensurati, Giuseppe Macrì, 27enne di Ruffano, accusato di vendita e detenzione di stupefacenti, e Stefano Schito, 20enne di Supersano, accusato di detenzione ai fini di spaccio.
L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, quando una pattuglia della Stazione di Specchia durante un normale servizio di perlustrazione, si è imbattuta in un’auto che si dirigeva verso Taurisano, con a bordo due assuntori di cocaina residenti nel comune di Miggiano.
A quel punto i carabinieri li hanno seguiti con l’aiuto di un secondo equipaggio in abiti civili, fino all’abitazione di Macrì. Qui i due scendevano dall’auto, entravano in casa del ruffanese e dopo pochi secondi uscivano per poi salire frettolosamente in auto per dirigersi a Miggiano, dove però ad aspettarli c’erano i carabinieri.
Nelle tasche del passeggero i miltari hanno trovano un involucro in cellophane di colore bianco con all’interno una dose di un grammo di “Cocaina”, mentre l’altro cercava di sbarazzarsi di un involucro con circa mezzo grammo , gettandolo per terra.
A quel punto scattava un servizio di osservazione sotto l’abitazione di Macrì, e dopo alcuni attimi giungeva a bordo un Fiat Punto, dalla qual scendeva Schito. Dopo poco dall’abitazione usciva anche Macrì e i due si incontravano nel cortile e con movimenti molto veloci, si scambiavano qualcosa.
Scattavano così i controlli, e Schito veniva trovato in possesso di due contenitori in plastica (uno di colore giallo e uno di colore arancione, rispettivamente contenenti 14 dosi e 7 dosi di cocaina, successivamente quantificati in grammi 17 circa, che lo stesso deteneva nella mano sinistra.
Inoltre presso l’abitazione del Macrì, i carabinieri travavno una dose di circa un grammo di cocaina già confezionata; materiale vario atto al taglio e al confezionamento dello stupefacente tra cui ovetti “kinder” dello stesso tipo di quelli sequestrati; e € 570 in banconote di vario taglio, ritenute provento dell’attività illecita.
Invece, presso l’abitazione dello Schito, materiale vario atto al taglio e al confezionamento dello stupefacente ed una scatola vuota di un bilancino di precisione elettronico.
Per i due scattavano così gli arresti domiciliari.