LECCE – Il Riesame rigetta la richiesta di revoca dell’obbligo di dimora per i dodici indagati accusati di aver preso parte agli scontri tra presunti esponenti di Casapound e del “Binario 68 occupato” nella notte tra il 4 e il 5 settembre scorsi. La misura cautelare è stata confermata nei confronti dei salentini Paolo Resta, 37enne leccese, Carla Leo, 27enne di Monteroni, Alessandra Rizzo, 37enne di Trepuzzi ma domiciliata a Milano e Matteo Pascariello, 24, di Lecce residente a Bologna, tutti appartenenti al Gruppo “Binario 68”, assistiti dagli avvocati Carlo Sariconi e Francesco Calabro.
E sempre il Tribunale per la Libertà ha rigettato anche l’istanza presentata per conto di Fabio Barsanti, 33enne di Lucca; Andrea Buonamici, 23enne di Monsummano Terme (Pistoia); Marco Clemente, 37enne originario di Roma, ma residente a Milano; Guido Giuseppe Giraldi, detto “il cileno”, per via della sua origine sudamericana, ma residente a Sesto Fiorentino (Firenze); Attilio Granato, 39enne di Roma; Pier Paolo Mora, 30enne di Parma; Marco Racca, 32enne di Torino; Eugenio Palazzini, 31enne di Monte San Savino, provincia di Arezzo.
La maxi rissa si verificò in via Maremonti in pieno centro storico a poche ore dalla due giorni di dibattiti e convegni organizzati da Casapound. Nell’occasione vennero coinvolte una settantina di persone che si scontrarono anche con colpi di pietre e di bottiglie. Il provvedimento viene notificato a persone che risiedono nel Salento e anche ad altri residenti fuori provincia.
Per identificare i presunti responsabili si sono rivelati fondamentali i filmati di alcune telecamere di sorveglianza che hanno ripreso le fasi dello scontro tra i due gruppi antagonisti.
F.Oli.