MELENDUGNO (Lecce) – Ultimo incontro romano per Tap: la Regione ha confermato il dissenso, mentre il Ministero dello Sviluppo economico ha chiarito che non si può fare nessun passo indietro. Si è parlato ancora una volta di Seveso: anche in questo caso tutti fermi sulle stesse posizioni. È stato messo a verbale il parere dei vigili del fuoco di Lecce, che danno il parere positivo con prescrizioni, tra queste aumento delle distanze di sicurezza del 50 per cento. Questa prescrizione potrebbe comportare una variante al progetto e, quindi, una riapertura della Via ai sensi dell’art. 6 legge 152 del 2006, secondo il sindaco di Melendugno, Marco Potì.
C’è un altro documento messo agli atti: un dossier della Commissione europea del 2011, che descrive decine di incidenti che questo tipo di infrastrutture hanno subito negli anni. Entro fine mese la chiusura dell’istruttoria, che sarà inviata al Consiglio dei ministri.
Il CdM emetterà un decreto per far andare tutto avanti: Renzi vuole accelerare. Intanto, sono ancora in piedi i 6 ricorsi presentati al Tar Lazio. Senza l’intervento della magistratura sarà difficile fermare l’approdo del gasdotto Tap a San Foca. Gli ambientalisti si giocano le ultime carte giudiziarie, sperando in un colpo di scena.