LECCE – Ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato Alessandro Cazzato, 35enne leccese, arrestato a dicembre per una rapina ai danni della tabaccheria di viale dell’Università. Il processo è stato aggiornato al prossimo 29 giugno quando il giovane comparirà dinanzi al gup Simona Panzera. Cazzato finì in manette dopo un’indagine compiuta dagli agenti della Squadra mobile di Lecce. Venne prima denunciato e giorni dopo arrestato.
L’assalto a mano armata risale alla mattina del 4 ottobre scorso. Erano da poco passate le 7:00 del mattino quando Cazzato (insieme ad un complice non ancora identificato) entrarono nella tabaccheria, gestita da cittadini stranieri. Armati di pistola portarono via circa 9mila euro. Non fu una rapina “pulita”.
Il fratello del titolare, infatti, venne aggredito dai due malviventi mentre apriva l’attività commerciale. I banditi gli puntarono la pistola in testa e lo fecero cadere per terra. Così, mentre uno lo teneva immobilizzato, l’altro, pistola in pugno, svuotava le casse e si impossessava di alcuni biglietti gratta e vinci, nonché del cellulare della vittima, per poi fuggire insieme al compare a bordo di una moto di grossa cilindrata, parcheggiata nella vicina via Reale.
Gli investigatori della Squadra mobile visionarono i filmati registrati dalla videocamera di sorveglianza della tabaccheria e delle altre attività commerciali adiacenti. Riuscirono così a documentare tutte le fasi della rapina e la via di fuga imboccata dai due banditi. I rapinatori, come emerse dai filmati, si allontanarono a bordo di una Yamaha modello ZFS, ritrovata alcuni giorni dopo a casa di Cazzato. Nell’abitazione, oltre al ciclomotore, furono trovati due blister di biglietti gratta e vinci, con lo stesso numero seriale del blocco portato via durante la rapina in tabaccheria. Cazzato è ancora in carcere. E’ difeso dall’avvocato Andrea Starace.
F.Oli.