MAGLIE (Lecce) – Per una settimana, dal 25 al 29 Maggio, il Liceo Capece di Maglie sarà luogo di approfondimento e confronto su un tema caldo quale l’intercultura. Informazione, musica, arte, letteratura,sport, danza,teatro sono alcuni dei protagonisti di quello che si preannuncia come un ricchissimo cartellone di iniziative coordinate dalla referente del Progetto, Prof.ssa Emilia Carretta.
Prof.ssa Carretta, quest’anno il Liceo Capece ha dedicato ampio spazio ed energie all’Intercultura. Sarà una settimana importante che vedrà esprimersi grandi ospiti internazionali impegnati in svariati campi.
L’idea di dedicare un’intera settimana, dal 25 al 29 maggio, ad importanti incontri interculturali è nata anche in seguito all’entusiasmo manifestato dalla comunità scolastica e dagli Enti partner presenti sul territorio, e in particolare alla volontà e sensibilità del nostro Dirigente Scolastico, prof.ssa Gabriella Margiotta.
Ad aprire la settimana lunedì 25 in Aula Magna, sarà l’attesissimo incontro, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Culture Mediterranee, con Iman Sabbah, Giornalista Rai News 24, che dibatterà con Studenti ed ospiti sul tema “Le sfide dell’informazione in un’Italia multiculturale”; martedì 26, nell’atrio del Liceo, si svolgerà la VI edizione del Banchetto Interculturale, con la presentazione dei piatti tipici di diverse etnie e l’esibizione di flamenco dei nostri studenti, guidati dal prof. Pulgarin , intervallate da una dimostrazione di arti Kung-fu. Seguiranno coreografie di danza orientale e di balli caraibici e il concerto del gruppo africano Lion d’Afrique; mercoledì 26 il noto attore Fabrizio Saccomanno sarà protagonista della preformance teatrale “Migrazioni…”, mentre giovedì 27 sarà la volta dell’evento “Letterature dal sud del mondo”, coordinato dalla prof.ssa Tina Cesari, nell’ambito del progetto I.F.P. A conclusione, venerdì 29, la dott.ssa Donatella Tanzariello, responsabile del CIR, approfondirà il problema del diritto d’asilo anche con l’intervento dei due artisti Kemp Ndao e Laleh Davoudi.
Anche gli studenti avranno un ruolo centrale nel progetto, essendo loro non solo spettatori e destinatari ma anche parte attiva delle iniziative.
I veri protagonisti e destinatari di tutti questi eventi sono gli Studenti del Liceo Capece. Il loro impegno costante e collaborativo, il loro entusiasmo, la loro creatività hanno trasmesso a tutti e a me quell’energia necessaria per realizzare una manifestazione così articolata e complessa.
Durante tutto l’anno scolastico gli studenti si sono confrontati con il Dirigente, con me, con il vicepreside, don Luca Matteo e con altri docenti, proponendo idee nuove, suggerendo soluzioni, intervenendo nella ricerca di sponsor per finanziare le diverse iniziative, arricchendo progressivamente il programma. Si è trattato, come ho detto più volte, di un grande gioco di squadra, che ha visto anche il coinvolgimento di tanti docenti e di tutto il personale scolastico, ognuno con un compito specifico.
La settimana dell’Intercultura, come da Lei illustrato, immaginiamo non sia un progetto rivolto al Liceo Capece, ma possa essere un’occasione di dialogo e confronto per l’intero territorio in particolare in questo delicato momento storico.
Tra gli obiettivi di questo progetto è sicuramente la lotta al pregiudizio nel rispetto delle diversità culturali e la conferma del Liceo Capece come ponte interculturale e multiculturale per eccellenza nel territorio salentino, luogo di accoglienza e di rispetto per chi proviene da un Paese diverso dal nostro, nella convinzione che la conoscenza di altre culture è per noi sempre un grande arricchimento e garanzia di pace.
Per far ciò il Liceo ha avuto naturalmente bisogno di aprirsi al territorio, realizzando una proficua collaborazione con esperti esterni, come il mediatore linguistico nella persona di Margherita Franja, con diversi Enti partner, che sono divenuti sempre più numerosi e con cui abbiamo firmato dei Protocolli d’intesa, condividendo finalità e iniziative; tra questi il Comune di Maglie e di Cursi , lo sportello immigrati di Cursi, l’Ambito Territoriale Sociale di Maglie, l’Asl, l’Istituto di Culture Mediterranee altre Associazioni come Il Centro Albanese di Terra d’Otranto, l’Oikos di Galatina e il Cif.
In qualità di docente referente non posso che essere assolutamente soddisfatta per quanto già fatto, ma consapevole che si può e si deve fare sempre di più, nella convinzione che l’incontro interculturale, costruito sul dialogo e sul rispetto dell’altrui cultura, oggi più che mai è un processo paidetico continuo e faticoso, talvolta doloroso, ma utile e necessario per realizzare la vera comunicazione interpersonale e interculturale.
Alberto Capraro