LECCE – Sensibilizzare i cittadini leccesi ai temi della sostenibilità ambientale e renderli maggiormente partecipi e attivi nel processo di differenziazione dei rifiuti e della raccolta porta a porta, da poco iniziata nella città di Lecce, attraverso un concorso fotografico rivolto a tutti i cittadini sensibili alle tematiche ambientali: si tratta del contest “Respiro”, lanciato da Monteco s.r.l. insieme con l’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce e il Consorzio Obbligatorio per il Recupero del Vetro. Il contest, che si chiuderà questa sera con il finissage e la premiazione del vincitore scelto tra i 50 scatti selezionati per l’esposizione a Palazzo Turrisi, ha previsto anche un momento di confronto e discussione nel pomeriggio di lunedì.
Sempre a Palazzo Turrisi infatti, tra le foto in concorso e le esposizioni di rinomati fotografi del nostro territorio, si è svolto un convegno dedicato alla raccolta differenziata come condizione necessaria alla sostenibilità ambientale, cui hanno preso parte il prof. Vittorio De Vitis del WWF Salento, Walter Ronzini di Legambiente e il direttore generale dell’A.S.L. Lecce, Giovanni Gorgoni.
«La raccolta differenziata è partita il 4 maggio per le zone centro storico e San Pio, successivamente – ha spiegato la responsabile della comunicazione su Lecce per Monteco, Angela Albanese – abbiamo servito la zona Idria, zona stazione e una parte della zona Belloluogo, quella confinante con San Pio, dove nel vecchio sistema si faceva già la differenziata di carta a plastica. L’atteggiamento dei cittadini è la parentesi che bisogna eliminare per svolgere questa espressione di DifferenziAmo #Lecce. Il problema è proprio il cambio di atteggiamento: il cassonetto stradale è stato troppo comodo, è comodo perché è l’idea del tutto e subito, porto lì il rifiuto, non mi preoccupo di differenziarlo e lo porto in qualsiasi momento. Oggi il cassonetto non c’è più in alcune delle zone dove il porta a porta è già iniziato, perché dopo aver distribuito l’attrezzatura sia per le utenze domestiche che per gli altri tipi di utenze, il cassonetto è stato tolto. AL posto di questo ci sono delle piccole discariche abusive che Monteco sistematicamente toglie per un ordine di servizio interno all’azienda e perché ci sono le segnalazioni di chi non condivide, che è sempre il cittadino, lo stesso che poi però sporca, creando un circolo insano. Noi chiediamo una collaborazione viva, costruttiva, non diciamo solo di fare la raccolta differenziata ma informiamo e i nostri ecoinformatori sono dappertutto, abbiamo anche un sito con tutte le info ed un numero verde gratuito a cui tutti possono rivolgersi per delucidazioni»
Dello stesso parere il presidente di Legambiente Lecce, Walter Ronzino che ha spiegato come sia insostenibile per una città come Lecce avere una raccolta differenziata talmente bassa da non non poter rientrare nemmeno nelle selezioni per la classifica dei comuni Ricicloni: secondo Ronzino, un modo per poter incentivare i cittadini leccesi, restii a differenziare, a far diventare il porta a porta un’abitudine casalinga, potrebbero essere degli incentivi, anche di tipo economico come uno “sconto” sulle tasse, da parte dell’amministrazione comunale, per poter raggiungere almeno il minimo accettabile di differenziata all’interno del comune barocco, lontano dalle bone pratiche di altre province leccesi, come Barletta, dove invece la differenziata è ormai una sana abitudine.
Monteco chiede ai cittadini di mettersi in primo piano, rendersi protagonisti di questa rivoluzione in città e imparare a fare la raccolta differenziata per rispetto verso l’ambiente in cui viviamo, ma anche rispetto verso le norme vigenti, perché differenziare è a tutti gli effetti un dovere verso di noi e verso gli altri, perché l’ambiente in cui viviamo è condiviso da tutti e tutti meritano uno spazio pulito e pulito nel modo giusto, anche in un’ottica di risparmio perché molti dei rifiuti differenziati, come è risaputo, ritornano a nuova vita grazie al riciclo, permettendo di risparmiare risorse, denaro e salvaguardando il pianeta Terra. Ed ogni piccolo gesto contribuisce a questa salvaguardia.
Ilaria Pellegrino