LECCE – È già tempo di abbonarsi. Prezzi super scontatissimi o meglio sottocosto nella prima fase dal 29 luglio fino al 13 agosto, con un lieve incremento nella seconda fase. Prezzi accessibilissimi anche per le donne, per gli over 60 e per i ragazzi nati entro il 1997.
Un occhio di riguardo in particolare per i vecchi abbonati, quelli storici, quelli che il Lecce ce l’hanno nel cuore da sempre in ogni categoria in ogni stagione, maledetta o brillante che sia. Con questi prezzi e con l’entusiasmo nato intorno alla nuova società, il Via del Mare dovrebbe tornare ai fasti di qualche anno fa. Una vera e propria “Tana” dove i Lupi saranno pronti ad aggredire agonisticamente, la preda di turno.
Un cambio di tendenza o meglio un ritorno alla tradizione rispetto ai precedenti lanci. Al centro della promozione non c’è più il calciatore o i calciatori simbolo del momento. Al centro della campagna abbonamenti c’è l’intero popolo giallorosso. Rimane invece invariata la decisione di tenere chiusa la Curva Sud e altri settori particolarmente difficili da riempire. Una scelta saggia e quantomai opportuna che dà seguito e continuità ad alcune valutazioni messe in atto dalla famiglia Tesoro nei tre anni trascorsi a Lecce. Sembrano essere discontinui o meglio incoerenti i commenti di chi giudicò a suo tempo, come “scellerata” la scelta di chiudere dei settori “simbolo” del tifo leccese.
Il nuovo progetto Lecce, le riconferme di calciatori importantissimi come Papini, Salvi, Moscardelli, il calciomercato che entra sempre più nel vivo dovrebbero contribuire ad alimentare e riaccendere la passione di tutti gli appassionati e tifosi. L’obiettivo è quindi quello di far diventare il Via del Mare la casa dei giallorossi nel vero senso della parola. È infatti intenzione della nuova società trasferire gli uffici da Piazza Mazzini nel sottopancia dello stadio. Per quanto riguarda il ripescaggio il Lecce c’è e ha presentato tutto il necessario, milione di euro incluso, anche se per Sticchi Damiani la possibilità di disputare il campionato cadetto è ridotta all’osso.
Dario Sanghez