La Icaro Bookstore si veste di rosa. Domani alle 19 le giornaliste Veronica Valente e Serena Costa presenteranno nella libreria di via Cavallotti a Lecce “A nido d’ape” (Edizioni Esperidi), lavoro al quale hanno collaborato insieme con altre 38 colleghe per raccontare donne speciali della nostra terra. Tra queste la regista Paola Manno che sarà l’ospite della serata, omaggiando gli ospiti con due suoi straordinari lavori: “La Guerra dei Mariti: (Minerva Pictures)” che ha vinto il Nastro d’argento al Taormina Film festival 2012 e il premio come miglior documentario “A corto di donne”, Pozzuoli, e “Le Storie che so di Lei – Oggi – L’eredità del femminismo e il senso di libertà nelle nuove generazioni” (La casa delle donne di Lecce).
“A nido d’ape. Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste” è nato con una finalità benefica: l’intero ricavato delle vendite sarà infatti devoluto all’associazione “Per un sorriso in più Onlus” che opera a supporto dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica del “Vito Fazzi” di Lecce. Realizzato con il patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce e il contributo di Vestas Hotels & Resorts, “A nido d’ape” è un lavoro collettivo che mette ottanta donne allo specchio, focalizzando l’attenzione su quaranta storie di lavoro e di vita, di progetti e di successi.
Dai magistrati in prima linea contro la malavita organizzata e impegnati nella tutela dell’infanzia come Maddalena Torelli, Valeria Elsa Mignone e Maria Cristina Rizzo, alle attiviste per la parità di genere e la difesa delle donne vittime di violenza come Serenella Molendini e Alessia Ferreri, Pina Nuzzo e Maria Luisa Toto. E ancora, intellettuali e protagoniste della politica locale e nazionale, come la filosofa Michela Marzano, l’onorevole Teresa Bellanova e la ex senatrice Adriana Poli Bortone. Tra le protagoniste di “A nido d’ape” non mancano, poi, grandi nomi dell’arte come la pianista Valeria Vetruccio, l’attrice Silvia Civilla, la fotografa Caterina Gerardi, la filmaker Paola Manno, la produttrice Rai Patrizia Bulgari, le cantautrici Evy Arnesano e Anna Cinzia Villani e la campionessa sportiva Flavia Pennetta. Immancabili anche le imprenditrici di successo che hanno contribuito a creare economia sostenibile sul territorio come Stefania Mandurino, Luciana Delle Donne e anche Immacolata Cubello, vincitrice del premio “La giardiniera” della Regione Puglia. Così come le donne in corsia che hanno dedicato la propria vita a salvare quelle degli altri, come il primario Assunta Tornesello e Suor Margherita Bramato, che dirige il “Panico” di Tricase, o le ricercatrici che operano nel silenzio di laboratori, come Cristina Mangia. E ancora, le donne in divisa come Beatrice Passante e le protagoniste di storie semplici ma dalla straordinaria carica poetica, come il pescatore di Porto Cesareo Laura Ferrari. Tante poi, nel libro, le signore che hanno segnato la vita culturale della provincia da Anna Palmieri a Maria Luisa Capasa Morroy e Lucia Seracca Guerrieri Portaluri e infine donne che si sono distinte nel mondo dell’informazione come Gabriella Della Monaca, la giornalista al timone del primo telegiornale tutto salentino, e Marina Ricci, vaticanista del Tg5.
Solo una parte, queste, delle donne ritratte nel libro (l’elenco completo e dettagliato è in calce). Dall’arte alla scienza, dal sociale alla cultura, le donne salentine racchiuse in “A nido d’ape” sono tutte impegnate infatti in vari settori ma hanno in comune caparbietà, forza di volontà, lungimiranza. Tutte operose, dinamiche, instancabili. Proprio al pari delle api.
Il volume – per il quale le quaranta giornaliste coinvolte hanno prestato la loro opera gratuitamente e con grande entusiasmo – non ha ovviamente nessuna pretesa di esaustività. Non mira, infatti, a rappresentare una mappatura completa delle donne “eccellenti” del Salento perché è stato concepito in modo molto spontaneo, seguendo la naturale propensione di ciascuna delle autrici a ritrarre l’una o l’altra protagonista. In questo modo, nell’intento delle curatrici, si è cercato di raccontare un pezzo di storia locale, scavando nel segreto della forza di grandi donne che si sono affermate nella vita e nel lavoro.