SQUINZANO (Lecce) – Inquietante messaggio intimidatorio a Squinzano, dove nei giorni scorsi ignoti hanno piazzato e fatto esplodere un ordigno artigianale davanti l’abitazione del 33enne Alessio Fortunato, in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
Il grave episodio – come riportato dall’edizione odierna del Quotidiano di Puglia – risalirebbe alla scorsa settimana. Le indagini per risalire ai responsabili dell’intimidazione ed ai motivi che si nascondono dietro di essa sono affidate ai carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina.
Dall’analisi di alcuni filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti nella zona, i militari avrebbero raccolto alcuni elementi utili all’individuazione degli autori.
Fortunato si trova in carcere dal dicembre scorso, perché accusato insieme ad altre tre persone (Paolo Guadadiello, Danilo Ragione e Massimiliano La Salvia) di avere tentato di uccidere un uomo che viaggiava in auto con moglie e figli, “colpevole” di avere compiuto un furto in abitazione ai danni di una persona molto vicina al Guadadiello.
In quell’occasione, i proiettili centrarono la donna alla spalla, sfiorando per miracolo i due figli della coppia, che dormivano sdraiati sui sedili posteriori.