Il Regno delle Due Sicilie era composto in realtà da due differenti regni, uniti sotto un’unica corona: quello insulare di Sicilia e quello continentale di Napoli. La ripartizione amministrativa e territoriale delle due entità era diversa. In questa sede ci occupiamo della struttura relativa al Regno di Napoli. L’intero territorio dello Stato era ripartito in “Province”, con funzioni pressoché analoghe a quelle delle odierne Regioni. Partendo da nord verso sud e da oriente verso occidente, il regno era suddiviso nelle seguenti province:
- “Abruzzo Ultra”, corrispondente all’odierno Abruzzo settentrionale ed occidentale, incluso il Piceno, ossia la zona a meridionale delle Marche, coincidente con l’attuale provincia di Ascoli;
- “Abruzzo Citra”, costituito dalla restante parte meridionale dell’Abruzzo a noi contemporaneo;
- “Terra del Lavoro”, rispondente all’area compresa fra il confine degli Stati Pontifici e l’inizio della Penisola Sorrentina, che includeva anche la capitale: Napoli;
- “Contado del Molise”, all’epoca privo di sbocco sul mare, si incuneava dall’interno fra la Puglia e l’Abruzzo di oggi;
- “Capitanata”, l’attuale provincia di Foggia;
- “Principato Ultra”, rispondente all’incirca all’Irpinia;
- “Terra di Bari”, era ovviamente le odierne provincie di Bari e BAT;
- “Terra d’Otranto”, si trattava delle attuali province di Lecce, Brindisi, esclusi i centri di Fasano e Cisternino che ricadevano in Terra di Bari, Taranto. Inoltre, fino alla fine del XVII secolo includeva anche Matera, successivamente accorpata alla Basilicata;
- “Basilicata”, con superficie analoga all’odierna regione;
- “Principato Citra”, corrispondeva al Cilento, quindi all’attuale provincia di Salerno, inclusa la Penisola Sorrentina;
- “Calabria Ultra”, confinante a nord con la Basilicata, terminava ad oriente a metà della Sila, ad occidente all’inizio del Golfo di Eufemia;
- “Calabria Citra”, comprendente la restante parte dell’odierna Calabria.
Ogni provincia si suddivideva in Circondari, a loro volta ripartiti in Mandamenti. Durante il decennio francese fu istituito nel capoluogo di ciascuna provincia un ufficio di Governo chiamato Intendenza, dal quale dipendevano delle Sottointendenze. Tale struttura rimase in vigore anche dopo il ritorno dei Borboni.
Cosimo Enrico Marseglia