L’Officina delle Parole e l’Associazione musicale Aulos in collaborazione con il Caffè letterario Mimose, Fondazione Palmieri e Factum socialart presentano a Lecce, venerdì 13 maggio 2016 alle ore 19.30, nel prestigioso e antico spazio della Chiesa di San Sebastiano in Vico dei Sotterranei, (alle spalle del Duomo), la silloge poetica “La pelle del Serpente”, di Claudia Petracca, scrittrice e poetessa leccese scomparsa prematuramente nei primi giorni di quest’anno. (L’Officina delle Parole ed.).
La serata si snoderà in due momenti.
Nel primo, interverrà Pompea Vergaro, editrice, e la famiglia di Claudia Petracca.
Nella secondo, avrà luogo un reading poetico-musicale con gli attori Annamaria Colomba e Daniele Panarese. Con, al flauto, il maestro Gianluca Milanese e al pianoforte, Alessandra Rucco.
Compagna della parola poetica de “La pelle del serpente”, con il proprio valore intimo e intrinseco, sarà la sua musicalità. Proponendosi con una parola che trova in ogni pagina il proprio ritmo, ora morbido, ora accorato, ora vibrante sulle ali di quel vento che è strada, che è cielo, che è estranei in-canti, “riconoscendo la sua nuova pelle”, su un pensiero della poetessa.
Claudia Petracca nasce il 13/06/1968 Lecce.
Coltiva sin da bambina la sua passione per la scrittura dedicandosi alla poesia e alla prosa.
Sue pubblicazioni sono presenti nella raccolta Poetika, vol. III (Onirica edizioni) e vol. V (Onirica edizioni) e nella rivista culturale “La Fornace”.
Nel 2009 pubblica “Pietre” Ed. Il Filo, romanzo breve a cui viene conferito il Premio Nazionale Poesia e Prosa – città di Fucecchio (Fi) (2010).
Nel 2013 pubblica il romanzo “Un volo sulla cenere” Lupo ed. –Finalista Premio Nabokov
Nel 2014 partecipa a “Periferie urbane” Rassegna di arte, letteratura e musica organizzata e progettata da “L’officina delle parole” con un breve testo: Scarti di Sogni ( ILDE)
Nel 2015 partecipa a “LIBERTÀpluralefemminile” Mostra “Kaleidos” di Carlo Massimo Franchi
(nell’ambito di ITINERARIO ROSA 2015) a cura dell’ Associazione Mimose e L’officina delle parole con il testo: Prospettiva Cvetaeva (Marina libera come una donna)
Nel 2015 collabora attivamente a CIBUSFABULADO2105 rassegna di arte, letteratura e musica progettata e organizzata da “L’officina delle parole”; partecipa con 2 fiabe: La spina di grano e La tartaruga Pina e la filastrocca MACCAGNAM
Nel 2015, da febbraio a settembre, ha curato una rubrica quindicinale culturale-letteraria sul corrieresalentino.it: Volta la carta.
Ha collaborato con la rivista N.O.A.N (Centro studi antropologici di Diamantide
Ha partecipato come relatrice a diversi eventi culturali di letteratura e di arte.
Muore prematuramente nel gennaio 2016.
La pelle del serpente
Immobile,
il serpente cambia la sua pelle.
Nel tremore di incogniti scenari
piange di cieco abbandono.
Vulnerabile e indifeso,
nell’indicibile ed incomprensibile
squarcio di vento tagliente,
soffre la sua condizione
fissata come un chiodo
nel lucore incerto di una giovane alba
che stenta ad allentare
gli anelli bruniti dalla notte.
D’un solo passo è lungo il suo travaglio,
inevitabile e indispensabile condanna
alla sua sopravvivenza,
si sfila il vecchio sé;
quel guanto logoro, oramai
segnato da ruvide stanchezze
è consegnato al tempo.
Si muove ora il serpente,
ha reso l’anima,
in quel rigurgito d’esistenza,
in quel grumo di terra
che l’ha inghiottita, finito e illimitato,
violento come la morte,
ha reso l’anima,
per continuare a vivere.
Pompea Vergaro