PUGLIA – “Emiliano continua a ripetere – ha sottolineato Zullo – che non intende firmare per la Puglia un Patto per il Sud con un Governo che ha ‘saccheggiato’ l’iniziale importo previsto per ridurlo a poco più di 12 miliardi rispetto agli oltre 50 inizialmente previsti.
E tutti gli altri governatori e sindaci del Pd, a cominciare da quello di Bari, Decaro, che lo firmano, non sono a conoscenza di questo ‘scippo’? E come mai Emiliano non è riuscito a diventare il leader di una battaglia per il Sud tirando dalla sua parte Pittella della Basilicata o De Luca della Campania o Crocetta della Sicilia o Oliverio della Calabria?
Sia sul Sud e sul presunto scippo, sia sulle Trivelle Emiliano resta il ‘gladiatore’ solitario nell’arena del suo Partito democratico?
E allora la sensazione è che la firma non viene messa – ha affermato il presidente di CoR – perché questo comportamento contro il Governo altro non è che lo scontro politico interno al Pd fra Emiliano e Renzi. Il primo non vuol concedere al secondo la passerella sotto i riflettori in Puglia che significherebbe di fatto ‘ringraziare’ il Governo per quello che sta facendo per la Regione Puglia, se Emiliano lo facesse perderebbe la sua visibilità, soprattutto sul piano nazionale. Lo scontro, invece, gli continua a dare grande ‘pubblicità’ e lo fa diventare l’anti Renzi italiano.
Ora alla Puglia e ai pugliesi tutto questo non interessa. Un governo regionale e un governo nazionale devono dialogare al di là degli schieramenti politici. Ben lo aveva capito Vendola che con l’allora ministro Fitto riuscì a tessere un dialogo proficuo per i fondi CIPE per il Sud e quindi per la Puglia.
Pensavamo che con Vendola – ha concluso Zullo – avevamo il governo peggiore…siamo caduti dalla padella alla brace!”