SPECCHIA (Lecce) – Musicista condannato per stalking e ingiuria sulla figlia di un noto politico del basso Salento. Due anni di reclusione sono stati inflitti in abbreviato a Romualdo Cosi, 39enne di Specchia. La sentenza è stata pronunciata in abbreviato dal gup Antonia Martalò che ha ridotto di sei mesi la richiesta del pubblico ministero Giovanni Gagliotta. I fatti si sono verificati tra la fine di dicembre del 2014 ed ottobre dell’anno successivo.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Stefania Mininni, sono state condotte dai carabinieri della stazione di Specchia. Romualdo avrebbe infastidito e importunato la persona offesa nonostante fosse stato già raggiunto dal divieto di avvicinamento e di comunicazione alla ragazza e ai suoi prossimi congiunti. In tal modo la figlia del noto politico sarebbe stata costretta a modificare e cambiare le proprie abitudini di vita. Uno stato d’ansia acuito dai continui messaggi inviati tramite Whatsapp sul telefonino della ragazza (accertati circa 700 sms) e anche su Facebook. Agli atti sono allegate le offese del tenore: “Ti spezzo le dita”, “temo per la tua incolumità”.
In una circostanza – e siamo al 30 dicembre del 2014 – Cosi avrebbe pedinato la ragazza in occasione della presentazione di un libro. L’imputato, stando sempre a quanto accertato dai carabinieri della stazione di Specchia, si sarebbe accanito anche contro il padre della ragazza offeso e insultato in più occasioni. In sede di discussione, l’avvocato difensore Flavio Santoro ha evidenziato come i fatti si siano consumati in un arco temporale piuttosto limitato e per i quali Cosi era stato già giudicato. Il legale ha infatti sollevato il principio del bis idem che non consente ad un imputato di essere processato due volte sempre per lo stesso reato. Non appena verranno depositate le motivazioni della sentenza (previste nei prossimi 60 giorni) l’avvocato presenterà Appello. La persona offesa si era costituita parte civile con l’avvocato Francesca Conte.
F.Oli.