CASTRO (Lecce) – Circa 350 persone tra studenti e professori dell’Ateneo leccese hanno partecipato questa mattina ad una visita guidata agli scavi archeologici a Castro, sulle tracce del primo approdo di Enea, condotta dal noto archeologo professore emerito Francesco D’Andria.
Il gruppo ha visitato le mura messapiche di Castro, il Santuario di Atena Troiana e l’approdo di Enea, quindi il Castello spagnolo, dove è in allestimento il Museo contenente le sculture rinvenute negli scavi (statua della dea Atena, fregi con girali vegetali del IV sec. a.C., i più antichi mai rinvenuti), poi i torrioni, dai quali si gode uno straordinario panorama sul Canale di Otranto che gli antichi chiamavano stoma tou Adriou kolpou (bocca del Golfo adriatico).
“La risposta della comunità accademica a questa iniziativa è stata entusiasmante, con una larga partecipazione di studenti, docenti e personale e con il coinvolgimento di familiari e amici.” Ha commentato il Rettore Vincenzo Zara. “La nostra visita è stata di grande interesse grazie all’insostituibile contributo del professor D’Andria, che con passione ci ha guidati lungo il percorso mettendo assieme aspetti scientifici, storia e leggenda. Grazie al sindaco di Castro, a tutto lo staff di organizzazione e soprattutto a tutti coloro che hanno voluto partecipare. Questo successo ci impegna alla programmazione di una serie di eventi di valorizzazione delle nostre attività di ricerca, in particolare di quelle con più immediata ricaduta sul territorio, con una più ampia apertura al pubblico. In questo modo vogliamo promuovere un legame sempre più stretto tra Università e territorio, declinando in modo concreto ed efficace quella che viene definita ‘terza missione’ dell’Università”.