SALENTO (Lecce) – Ha confermato anche davanti al pm di essere stato violentato più volte da un uomo sieropositivo molto più grande di lui. Nelle scorse ore si è svolto l’ascolto protetto del 16enne, residente in un paese del basso Salento, affetto da un lieve disturbo psichico. Il minore è stato sentito nella stanza del pubblico ministero Carmen Ruggiero alla presenza della psicologa Sara Scrimieri. L’ascolto è durato poco più di un’ora. E non sono emerse contraddizioni. Ora il magistrato dovrebbe tirare le somme nell’indagine e chiudere il fascicolo. L’ascolto è stato richiesto sulla scorta di una consulenza redatta dalla psicologa Scrimieri affiancata dallo psichiatra Domenico Suma che hanno accertato l’attendibilità a testimoniare e a stare in giudizio del giovane.
La vicenda è stata svelata in esclusiva su questo sito nei mesi scorsi. Il minore sarebbe stato sequestrato e violentato più volte da un 55enne sieropositivo da tempo e con diversi precedenti penali alle spalle. Il nome dell’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e sequestro di persone. Sieropositivo da tempo ha contratto anche l’epatite C. Non può avere rapporti sessuali con le donne e avrebbe così sfogato le proprie perversioni accanendosi su un minorenne. L’indagine è stata avviata con una denuncia depositata in Procura.
I presunti abusi sarebbero stati almeno quattro tra dicembre e gennaio. Il molestatore avrebbe adescato il minore sempre con lo stesso canovaccio. L’avrebbe avvicinato per strada e poi trascinato a casa. E nel chiuso avrebbe costretto il minore a consumare rapporti sessuali orali e completi. Lentamente la vittima ha preso coraggio. Con estrema difficoltà ha confidato alla madre gli incontri con quell’uomo più grande di lui. E, a fine gennaio, è stata depositata una prima denuncia. Al minore è stato risparmiato un secondo trauma. I medici di un centro specializzato di Galatina hanno saggiamente preferito non sottoporre il minore ad un’ulteriore violenza per accertare eventuali segni degli abusi a distanza di ormai due mesi. E’ stato sottoposto al test dell’hiv e fortunatamente è risultato negativo.
Per circa due mesi, i genitori lo hanno tenuto sotto stretto controllo centellinando le uscite fuori di casa per monitorare la situazione. Non appena hanno allentato i controlli concedendo qualche ora di uscita al figlio l’orco sarebbe tornato alla carica. E un altro episodio di violenza si sarebbe consumato alla fine di maggio. Il molestatore avrebbe avvicinato il minore per strada per poi trascinarlo in casa. E nel chiuso delle pareti domestiche avrebbe violentato nuovamente il ragazzino. Tutte accuse confermate nelle scorse ore.
F.Oli.