ARNESANO (Lecce) – Abusi sessuali sulla nipotina in casa e in macchina sfruttando il silenzio imposto alla ragazzina per anni prima che la vittima violasse la consegna del silenzio. Il nonno paterno è così finito sotto processo con le accuse di violenza sessuale aggravata e continuata. Si tratta di A.G., 70enne di Arnesano.
L’anziano dovrà presentarsi in aula dal prossimo 3 febbraio davanti ai giudici della prima sezione così come disposto dal gup Giovanni Gallo. L’indagine, delicata e complessa, è maturata in un contesto familiare particolarmente difficile per la concomitante separazione dei genitori.
Solo a distanza di anni, la minore (ora 16enne), residente in un comune della provincia di Lecce, ha avuto il coraggio di confidare ai propri genitori quanto accadeva in casa del nonno dove la giovane aveva vissuto per anni. Una decisione maturata dopo una serie di dissidi e contrasti familiari sfociati con il racconto choc.
Sono così emersi i presunti abusi. Per anni. Dal 2008 fino al 2010, la ragazzina (all’epoca di soli 10 anni) sarebbe stata costretta a subire ripetute molestie. Si parla di palpeggiamenti ogni mattina al risveglio mentre gli altri componenti della famiglia dormivano. Il nonno avrebbe avvicinato la nipotina con le scuse più disparate molestandola e toccandole le parti intime. I palpeggiamenti sarebbero avvenuti anche nell’auto dell’anziano nel tragitto verso scuola. In alcuni casi, il nonno avrebbe anche tentato di farsi toccare dalla nipotina.
Subito dopo la denuncia (presentata dalla madre nonostante le resistenze del marito) sono scattati gli accertamenti. Un fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco. La minore, così come avviene per procedimenti così delicati, è stata sentita nel corso delle indagini con la forma protetta dell’incidente probatorio dinanzi al gip Cinzia Vergine. La giovane, in circa quattro ore, ha confermato gli abusi subiti per anni. Una psicologa ha anche accertato l’attendibilità e la capacità della ragazzina a testimoniare. Il neo imputato, invece, non è mai stato ascoltato.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Paolo de Giorgi, si riserva di svelare le proprie argomentazioni ad istruttoria avviata quando compariranno sui banchi dell’accusa (oltre al sostituto procuratore) anche la madre e la ragazzina costituitesi parte civile con l’avvocato Mario Ciardo.
F.Oli.