UGENTO – Qualche volta anche le multinazionali perdono, nonostante le grandi disponibilità di denaro ed esperti. Una donna salentina è riuscita a non farsi sopraffare da un colosso finanziario, quale quello rappresentato dalla Agos Ducato S.p.A. Una brutta storia, ma con un felice epilogo. Infatti, alla signora T. P. (già cliente Agos fino al 2010, per precedenti finanziamenti, tutti regolarmente estinti) è stata attribuita una carta di credito tipo “revolving”, per il cui uso avrebbe dovuto rimborsare alla Agos Ducato S.p.A. la somma di quasi 4.000,00 euro. Una carta di credito che la donna non ha mai richiesto, mai ricevuto e, conseguentemente, mai usato.
La cliente, che ha spiegato di essere stata tartassata da continue e minacciose telefonate effettuate da diverse società incaricate di recuperare il credito, ha deciso di rivolgersi allo Studio Legale Scalabrin di Ugento (LE), al fine di poter porre fine al suo incubo. Dopo diversi tentativi di contatti, da parte del legale incaricato, con la società finanziaria in questione, cercando chiarimenti da parte di Agos (chiarimenti mai pervenuti), la signora proponeva azione giudiziaria volta all’accertamento negativo del credito millantato da Agos. In giudizio si è costituita la Agos Ducato spa, la quale ha depositato un documento d’identità della signora (documento già in possesso di Agos per i precedenti finanziamenti) e un documento recante la firma della stessa donna: documento che è stato puntualmente contestato e la firma, ivi apposta, è stata immediatamente disconosciuta.
A proposito della sottoscrizione, della stessa ne veniva richiesta la verificazione giudiziale attraverso la consulenza grafologica disposta d’ufficio ed affidata al Prof Leonardo Bianchi, criminologo ed esperto in verificazioni grafologiche. Una consulenza tecnica d’ufficio che, difatti, non è mai stata eseguita considerato che, dopo la nomina del consulente, nell’udienza successiva, Agos, con apposita richiesta rivolta al Giudice, senza alcun motivo, rinunciava alla perizia grafologica, chiedendo la revoca della già disposta consulenza. Questo comportamento processuale tenuto dalla società finanziaria, insieme ad altri elementi ed eccezioni sollevate dal legale della donna, hanno fatto emergere la convinzione nel giudice che le richieste da parte della Agos fossero assolutamente infondate, arbitrarie e prive di ogni oggettivo fondamento: a tale conclusione è giunto anche l’adito Giudice di Pace di Ugento, con la sentenza n. 49/16 del 18.02.2016. Lo studio legale Scalabrin da circa 5 anni cura gli interessi delle persone che si trovano coinvolte in brutte vicende di questo tipo con varie e numerose società finanziarie e con altrettanto numerose società incaricate di recuperare il credito. La battaglia continua.
Garcin