LECCE – Nascondeva eroina sotto l’ascella. Per la precisione: 16 grammi di eroina. Antonio Rizzato, 49enne leccese, ha patteggiato due anni di reclusione dinanzi al gup Antonia Martalò con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo finì in gattabuia il 15 agosto scorso con un’operazione condotta dagli agenti della Squadra mobile di Lecce impegnati in un’attività di controllo nella zona delle “Giravolte”. Quello di Rizzato è un nome noto alle cronache per una vicenda che lo vide protagonista, lo scorso 23 luglio, di un pestaggio nei confronti di un tossicodipendente insieme ad altri soggetti. Scarcerato il 27 luglio, l’uomo avrebbe ripreso a spacciare finendo di nuovo nei guai pochi giorni dopo. I poliziotti notarono un via vai costante di tossicodipendenti in Vico delle Giravolte e in Vico del Pittacelo registrando dopo poco l’arrivo di Rizzato che fece un cenno ai giovani di aspettare.
Entrato in un’abitazione in stato di abbandono, uscì poco dopo raggiungendo i propri “clienti”. Immediatamente gli agenti lo bloccarono sottoponendolo ad una perquisizione personale che consentì di ritrovare, abilmente occultati sotto l’ascella sinistra, tre involucri in cellophane contenenti 16 grammi di eroina. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, il pubblico ministero Emilio Arnesano, Rizzato finì in manette. Dopo circa un mese ottenne i domiciliari. L’imputato è difeso dall’avvocato Gabriella Mastrolia.
F.Oli.