LECCE – “PPP. Passione, Prigione, Pietà e/o Porca Puttana Pasolini” è il titolo dello spettacolo teatrale della compagnia “Io ci provo” che andrà in scena dal 17 al 21 ottobre, con due repliche per ogni data, all’interno della sala polifunzionale della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce. La rappresentazione, diretta da Paola Leone, vedrà come attori i detenuti del carcere salentino.
“Non è uno spettacolo per vedere i detenuti ma attori che fanno il loro lavoro” ha voluto specificare la regista nel corso della conferenza stampa tenutasi stamane all’interno del Teatro Paisiello a cui hanno preso parte anche la Direttrice della Casa Circondariale, Rita Russo, il Comandante della Polizia Penitenziaria, Riccardo Secci, e l’Assessore al Turismo e Marketing territoriale, Spettacoli ed Eventi, Luigi Coclite.
“Una compagnia di eccellenza con degli ottimi artisti” è cosi che Coclite ha definito la compagnia “Io ci provo” e i suoi attori. Proprio l’Assessore ha abbracciato da subito l’iniziativa, volendola inserire, da quest’anno, nella stagione degli eventi della città. “Mi piacerebbe che anche altri enti come la Chiesa e l’Università dessero un segnale concreto sostenendo questo progetto” è il desiderio espresso da Coclite e condiviso anche dalla Direttrice del Penitenziario, Rita Russo che ha particolarmente apprezzato la voglia di sostenere e mettere in luce lo spessore culturale della compagnia.
La Russo ha inoltre voluto illustrare ai presenti il duro lavoro che precede lo spettacolo finale. Un lavoro che coinvolge anche e soprattutto il personale della Polizia Penitenziaria.
La novità è fare della sala polivalente del carcere un centro culturale fruibile dalla città e che prenderà il nome di Centro Teatrale Aperto “Io ci provo”. Fare cultura è dunque l’obiettivo condiviso dalla Russo e dalla Leone che si dice pronta a continuare in futuro anche senza sostegno alcuno.
A Lecce è stata creata una nuova realtà e diffondere e far conoscere ai cittadini è una spinta importante verso una nuova direzione. Anche il Comandante della Polizia Penitenziaria, Riccardo Secci, ha espresso l’importanza del contributo da parte della città per il miglioramento dell’iniziativa. “L’opera è un capolavoro e ha un particolare significato realizzata all’interno del carcere” ha dichiarato Secci, aggiungendo che “ lo spettatore incontra schegge che si infilano negli occhi e nell’anima…solo uno staff di folli poteva cimentarsi in questa iniziativa”.
È una grossa sfida nel sud Italia, questa intrapresa dalla regista Leone e da tutti i suoi supporters. Una scelta coraggiosa in una piccola realtà come quella leccese ma il carcere è una risorsa del territorio e le iniziative al suo interno possono essere un valore aggiunto per il territorio. Cambiare innanzitutto la percezione che si ha della struttura, molto spesso visto con occhi diffidenti, come un problema. Tutti d’accordo quindi sull’importanza di investire sul progetto di “Io ci sto” .
Alcune delle date dello spettacolo sono già sold out ma c’è ancora tempo, per altri due giorni, per prenotare i biglietti ed assistere alla rappresentazione.
L’invito è quello di provare tutti insieme a cambiare le cose.
M. Latronico