GALLIPOLI (Lecce) – La Corte d’appello di Lecce conferma la condanna a 3 anni di reclusione per il culturista gallipolino Vincenzo Piccinonno accusato di aver alterato ricette mediche necessarie per òa prescrizione di sostanze anabolizzanti. L’indagine risale ad alcuni anni fa. Secondo la Procura, il 41enne avrebbe annotato indirizzi fittizi o il proprio nome e quello della madre. Su altre, invece, Piccinonno avrebbe indicato la prescrizione di sostanze anabolizzanti nonostante non fossero giustificati da alcuna patologia né per lui né per la madre.
Le indagini avrebbero appurato che le ricette mediche sarebbero state rilasciate dai medici curanti convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale o da altri medici del poliambulatorio di Gallipoli. In alcuni casi sarebbero state utilizzate anche ricette in bianco che Piccinonno avrebbe ricevuto come bottino di un furto consumato nel poliambulatorio. Con questo raggiro tanto raffinato quanto complesso,avrebbe ottenuto l’erogazione di medicinali non dovuti con un danno per l’Asl.
L’avvocato dell’imputato, il legale Luigi Suez, aveva chiesto, tra l’altro, di derubricare alcune contestazioni in indebita percezioni di erogazioni ai danni dello Stato e di assolvere Piccinonno perché non avrebbe raggiunto le soglie economiche indicate dalla norma.
F.Oli.