LECCE – La Chiesa ha finanziato l’impresa di un cittadino pachistano, ormai da tempo nel Salento, ma non mancano le polemiche di Noi con Salvini: “Mentre in città decine di attività commerciali chiudono, intere zone cittadine subiscono la desertificazione commerciale, senza tetto muoiono nei casolari abbandonati e la Procura di Lecce indaga centinaia di persone per usura (segno evidente della difficoltà di accesso al credito per i leccesi) la Curia di Lecce – con il placet dell’Amministrazione Comunale e di molte forze politiche – finanzia l’apertura di una attività commerciale di un “profugo” pakistano.
Tale atto, aberrante ed ingiusto, è l’ennesimo provvedimento buonista e di facciata perpetrato a discapito dei leccesi e degli italiani! Ancora una volta assistiamo, attoniti, alla strafottenza che le istituzioni hanno nei confronti dei cittadini leccesi, delle loro necessità e dei loro reali bisogni!” Comunica in una nota il segeretario cittadino di Noi con Salvini.
“Peraltro, parimente aberrante, è l’oggetto del finanziamento: un “bazar” pakistano. Una attività commerciale che non solo non propone nulla di innovativo o positivo per la città ma che – l’esperienza leccese e nazionale ci insegna – ha ricadute tutt’altro che positive sul tessuto cittadino sia in termini ordine pubblico e decoro (si vedano le esperienze di via Duca degli Abruzzi, via Don Bosco, via Reale) che in termini di concorrenza (sleale) con i competitor italiani.
Troppo spesso, infatti, questi negozi attuano pratiche commerciali scorrette (in termini di orario e di rispetto delle norme sul lavoro) e diventano il punto di ritrovo di sbandati! Per non parlare poi del luogo ove verrà ubicata l’attività (via D. Birago – quartiere Rudiae/Ferrovia) una zona di Lecce già vittima di degrado e che già subisce abbondantemente le storture di questa integrazione!
Noi con Salvini rifiuta questa politica rimarcando il sostegno al piccolo commercio, alla imprenditoria leccese, ai giovani imprenditori che, tra mille difficoltà e nell’indifferenza delle Istituzioni, continuano a lavorare, a dare lavoro ed arricchire questa città e questo Paese.