CASARANO (Lecce) – Un giovane con piccoli precedenti penali. Ecco l’obiettivo delle fucilate esplose contro un’abitazione nella notte tra il 2 e il 3 gennaio scorsi in contrada “Sant’Oronzo” a Casarano. I carabinieri della locale Compagnia hanno risolto in poche ore il “giallo” sul destinatario dell’intimidazione. Nessun scambio di persona alla base dell’inquietante avvertimento. Gli attentatori hanno mirato volutamente il fucile da caccia contro l’abitazione del 22enne che risiede con la convivente anch’essa con piccoli precedenti per reati contro il patrimonio. Tre i colpi esplosi. Due hanno raggiunto la facciata dell’abitazione; un terzo, invece, ha danneggiato la finestra. Alcuni pallini hanno anche ammaccato la carrozzeria di un’auto parcheggiata nelle vicinanze di proprietà di un uomo estraneo a qualsiasi logica criminale.
Il giovane è stato subito sentito dai carabinieri della Compagnia di Casarano. La vittima non ha saputo fornire una valida giustificazione sull’intimidazione. Ha riferito di non avere avuto screzi con nessuno né per motivi personali o lavorativi. Il bersaglio non è organico a qualche gruppo criminale. Gli investigatori escludono che le fucilate possano essere riconducibili agli ultimi episodi di sangue che hanno infiammato la cittadina sud salentina. Si scava nella vita privata del giovane e su un possibile sgarro compiuto a qualche persona di peso negli ambienti criminali locali. Il 22enne vive racimolando qualche soldo lavorando in campagna e di piccoli espedienti. Il suo nome, come detto, non è inserito nella malavita del posto. E, al momento, nel virtuale registro dei sospettati o degli indagati non compare alcun nome.
Un ostacolo nelle indagini è poi rappresentato dalla totale assenza di telecamere che abbiano potuto immortalare gli attentatori. Inoltre, gli investigatori non ritengono che l’intimidazione si possa ricondurre agli ultimi fatti di sangue che hanno insanguinato Casarano con un omicidio eccellente (quello di Augustino Potenza) e il grave ferimento di Luigi Spennato. Si esclude anche la pista che porterebbe all’errore di persona nonostante sulla stessa via risiedano alcuni parenti del giovane già coinvolti in recenti inchieste giudiziarie per truffa ed estorsioni.
Francesco Oliva