Anche questa settimana vi segnaliamo due film nelle sale cinematografiche che sembrano molto interessanti. Leggete le due recensioni di Francesco Stomeo.
Florence
Il film autobiografico, è tratto dalla storia vera di Florence Foster Jenkins, ricca ereditiera americana, facente parte dei salotti dell’elevata società newyorkese degli anni quaranta. Donna filantropa, affabile con una grande incontenibile passione per la musica lirica, Florence non si limitava solo alla beneficenza, era anche mecenate e negli spettacoli che organizzava con l’aiuto del suo compagno e manager St. Clair Bayfield, amava cantare in prima persona pur essendo stonata come una campana, inconsapevole di ciò, perché la voce che lei percepiva nella sua testa era melodiosa e meravigliosamente intonata. In realtà purtroppo per chiunque la sentisse era evidente la mancanza di talento e la sua voce, era un disturbo per le orecchie. St. Clair pur di non deluderla farà di tutto e sarà capace di nasconderle la verità, pagando pubblico e critici, con la complicità dell’amico pianista. Resta il fatto che comunque Florence era una donna forte che ha dovuto convivere a lungo con una pesante malattia come la sifilide trasmessale dal marito da cui si era separata, mentre un amore profondamente platonico, sublimato nella musica, la legò a Claire, nonostante la differenza di età del suo compagno più giovane di lei. Tutto filò liscio fino a quando Florence prese la decisione di apparire sul palcoscenico del Carnegie Hall davanti ad un pubblico che St. Clair non poté comprare…..
Il film è diretto dal noto Stephen Frears che è stato capace di scegliere al meglio i principali attori, quali Meryl Streep, brillante e straordinaria nel ruolo di Florence cantante stonata, donna eccentrica, generosa, apparentemente ingenua e svampita, ma che crede fortemente nel suo sogno e Hugh Grant, perfetto nel ruolo del compagno amorevole, accondiscendente e protettivo che tuttavia non rinuncia a tradirla.
Anche Simon Helberg è eccellente nei panni del pianista Cosmè McMoon, collaboratore e amico di Florence, tanto da suonare per lei rischiando la propria immagine e ambizione, pur di assecondare il suo sogno.
Le musiche sono del compositore, premio Oscar, Alexandre Desplat, che riesce a riportare nel film perfettamente l’atmosfera lirica.
Impeccabile la sceneggiatura di Nicholas Martin, compatta e completa.
I costumi di Consolata Boyle, sono perfetti e bellissimi abiti d’epoca insieme alla scenografia di Alan Mac Donald, e alla fotografia di Danny Cohen, che riporta fedelmente i salotti ovattatati della New York degli anni quaranta lontana dalla guerra.
Questo film è da vedere innanzitutto perché sfiora il capolavoro ed è una fusione armonica di cinema, teatro e musica insieme, è semplicemente spettacolo sublime. Vi consiglio vivamente di non perderlo.
Oceania
E’ l’ultimo film di animazione della Walt Disney, il cui titolo originale è Moana, ovvero oceano, per la regia di Ron Clements e John Musker. Un tempo molto lontano, esattamente tremila anni fa le isole polinesiane venivano esplorate e conosciute da grandi navigatori, che viaggiavano nel mondo per scoprire nuovi territori, fra cui le incantevoli isole di Oceania.
Purtroppo però, per un millennio circa, i navigatori del popolo di Oceania, si fermarono a causa di un maleficio che li costringeva a non superare la barriera corallina. La storia si incentra su una fantastica avventura vissuta da una giovane fanciulla, Vaiana, figlia del capo clan di Oceania, temeraria e animata da un forte spirito di curiosità, che decide di partire per una difficile e ardua missione, sfidando i pericoli dell’oceano, con lo scopo di salvare il suo popolo. In questo viaggio per mare, incontrerà Maui, un semidio decaduto che però con la sua esperienza porterà Vaiana ad essere un’esperta viaggiatrice. I due eroi affronteranno un viaggio ricco di azione che non potrà non condurli in seri rischi e pericoli, infatti essi dovranno sfidare mostri marini spaventosi e ostacoli al limite dell’insuperabile. Grazie a queste esperienze la ragazza cercherà e troverà finalmente, ciò che ha sempre voluto, le sue origini e se stessa. Vaiana non è la classica principessa in attesa del principe azzurro, ma è una ragazza quasi donna, determinata e solida che richiama le eroine Mulan e Pocahontas che rappresentano la virtù delle donne di oggi, libere, indipendenti ed autonome in grado di realizzare progetti e sogni.
La scenografia meravigliosa, grazie alla eccellente grafica computerizzata, rispetta perfettamente colori, suoni e paesaggi esotici, in cui l’acqua del mare assume notevole rilievo, giocando un ruolo quasi di coprotagonista. Anche la sceneggiatura di Jared Bush è ben strutturata.
La colonna sonora di Mark Mancina, Lin- Manuel Miranda e Opetaia Foa’, fresca e cristallina, con le voci di Sergio Sylvestre, Rocco Hunt, Raphael Gualazzi e Chiara Grispo per l’edizione italiana, richiama il suono del vento, del mare evocando agli spettatori l’atmosfera da sogno dei paradisi esotici, è pura magica poesia.
Questo film è consigliato fortemente ad un pubblico di bambini ma anche agli amanti dell’animazione. Contiene importanti messaggi quali libertà, voglia di conoscere, rispetto per la natura, tipica della cultura polinesiana che i registi hanno approfondito e trasferito nella pellicola, ma soprattutto come già detto, la tenacia delle donne che oggi almeno formalmente, hanno gli stessi diritti e opportunità degli uomini. Vaiana è un eroe al femminile ed è per questo lo stendardo del femminismo.
Francesco Stomeo