LECCE – In pensione per raggiunti limiti di età. Si è chiusa, dopo decenni, la lunga e prestigiosa carriera del magistrato Marcello Dell’Anna. In mattinata erano presenti tutte le maggiori cariche della magistratura salentina nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di viale De Pietro per il commiato dell’ormai ex Presidente della Corte di Appello di Lecce. Quasi 50 anni di carriera a farne tra i più grandi civilisti del territorio chiamato a giudicare nel primo maxi processo alla sacra Corona Unita i presunti capi, mandanti e gregari di quegli anni bui.
Dopo Mario Buffa, Giuseppe Vignola e Cataldo Motta, un altro pezzo della storia della magistratura leccese va pensione chiudendo di fatto una pagina importante della storia della giustizia salentina. Un commiato affrontato con serenità, come rivelato nella convinzione che arrivati ad un certo punto si debba dire basta anche se non lo si vorrebbe. “In realtà io la penso diversamente”, ha commentato Dell’Anna.
“Credo che quando si é arrivati al termine del percorso previsto dal nostro ordinamento ci si debba fermare e voltare pagina con serenità”. “Si apre una nuova era ed é giusto che sia così”, ha poi proseguito l’ex Presidente. “Non so fare un bilancio di questi 47 anni di impegno nella giustizia ma di certo posso dire che ho dato il massimo come qui danno il massimo tutti i magistrati”.
“Sebbene il mio ambito sia stato prevalentemente quello del civile”, ha concluso il magistrato, “ricordo ancora negli anni 90 quando fui a capo del collegio giudicante del primo maxi processo alla Sacra Corona Unità. La Cassazione confermò quasi per intero il verdetto. E questo per noi fu motivo di grande orgoglio”.
F.Oli.