LECCE – Ora che il Dams a Lecce sta per diventare realtà, i Comuni leccesi provano a offrire contenitori per organizzarci dentro tutte le attività necessarie: una mossa per ridurre le spese di mantenimento di importanti immobili e aumentare il pil della comunità che ospiterà tanti studenti. Con la laurea in disciplina delle arti della musica e dello spettacolo si punta a un aumento degli iscritti dell’Università del Salento, ma anche a collegare artisti di livello nazionale con le giovani leve salentine, che in genere studiano queste materie al nord, facendo nascere collaborazioni col mondo del cinema e dello spettacolo. Mancano pochi passi per il via: l’ultima parola spetta al Ministero, dopo che il Comitato Universitario Regionale ha dato parere positivo. Certo, non sarà facile trovare le risorse per laboratori esterni e docenze, ma è una scommessa che Unisalento fa nuovamente, dopo una precedente esperienza poco fortunata.
Melpignano, città dove è nato l’evento internazionale della Notte della Taranta, ha fatto i primi passi alla ricerca di un accordo con l’Università del Salento. Il comunicato di elogio al rettore per l’apertura del nuovo corso da parte di Sergio Blasi è stato un segnale chiaro del corteggiamento in atto. Ora, però, c’è anche il Comune di Nardò pronto a offrire i suoi gioielli pur di ospitare centinaia di studenti. «Dams, avanti tutta» – scrive il sindaco Pippi Mellone. Dopo il parere favorevole espresso nei giorni scorsi dal Comitato Universitario Regionale di Coordinamento della Puglia, la strada per l’istituzione del Corso di laurea triennale in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo in seno all’Università del Salento, sembra spianata. Oggi il sindaco Pippi Mellone ha scritto al rettore Vincenzo Zara per manifestare la disponibilità ad ospitare il Dams in un’ala del Castello Acquaviva, al centro di un progetto di recupero e riqualificazione, in parte già avviato.
«Il Comune di Nardò – ha scritto il primo cittadino al rettore Zara – sosterrà il processo di istituzione del Dams, rispettando la sua vocazione di antico centro culturale, sede di “schola scriptoriae”, di accademie e di studi letterari e filosofici. Intendo offrirle la disponibilità di un’intera ala del Castello Acquaviva come sede per la didattica e i laboratori del Dams (o di altri immobili strutturalmente idonei e ugualmente preziosi, di cui pure la città dispone). Il percorso di recupero e riqualificazione dell’immobile che abbiamo concretamente avviato, infatti, prevede la destinazione finale a centro di attività culturali. Spero voglia considerare questa ipotesi e inserirla, per i motivi suddetti, nel novero delle tante possibilità che stanno maturando in questi giorni anche grazie alla disponibilità di altri Comuni». Il sindaco Mellone ha offerto la disponibilità della città anche per i corsi di laurea in “Viticoltura ed enologia” e in “Manager della filiera turistica”, approvati contestualmente dal Curc e particolarmente coerenti con la storia e la caratterizzazione sociale e produttiva del territorio di Nardò.
«Siamo grati al Comune di Nardò per la cortese disponibilità, che si somma a quella di Melpignano e ad altre offerte che in maniera informale stanno giungendo in questi giorni – risponde il rettore, Vincenzo Zara – Valuterò con il sindaco cosa viene messo effettivamente a disposizione per la nuova offerta formativa e se questo può soddisfare alcune nostre necessità. L’aspetto certamente positivo è l’ottima risposta del territorio a queste novità proposta da Unisalento».
L.B.