LECCE – Il tavolo del centrodestra è stato solo un passaggio formale: la decisione era già arrivata ieri sera a suon di comunicati stampa: Mauro Giliberti è il candidato ufficiale della coalizione, riunitasi al Tiziano, che in serata ha detto sì. Forza Italia, CoR, Noi con Salvini, Movimento Regione Salento, Area Popolare, Fratelli d’Italia si sono espressi attraverso i loro responsabili: il passaggio formale più importante è stato fatto. Anche Lecce 2017, il gruppo più nutrito a Palazzo Carafa, ha dato il suo placet. «Abbiamo sempre lavorato per soluzioni unitarie in modo serio e deciso: sull’unità Lecce 2017 è in partita» – ha spiegato la capogruppo Francesca Mariano. Ieri sera erano già chiare le posizioni: prima Noi con Salvini, poi Area Popolare, ma c’era stato anche l’elogio di Melica, capogruppo Udc. Nonostante le proteste interne a Forza Italia (comunicato al vetriolo di Caroppo e Ripa), una volta che i due principali partiti del centrodestra si sono messi d’accordo, non c’è più stata storia. Fino all’ultimo istante qualche deluso dei CoR e dei forzisti ha provato a far saltare il banco, ma non c’è stato nulla da fare. Paolo Perrone e Raffaele Fitto hanno deciso, Adriana Poli Bortone li ha appoggiati: un asse pesantissimo che si è rivelato vincente. Il coordinatore dei fittiani ricostruisce tutta la situazione che ha portato a far scendere in campo Mauro Giliberti: «Abbiamo proposto le primarie e non andavano bene, poi i cinque nomi di Perrone e non si sono messi d’accordo: alla fine ci siamo sacrificati come partito di maggioranza e abbiamo proposto un nome della società civile che piace a tutti. Si sono lamentati sul metodo, ma ora abbiamo messo a posto le cose. Abbiamo fatto del nostro meglio con molta umiltà». L’Udc potrebbe esserci: «Dialoghiamo con Delli Noci e Giliberti e poi scegliamo»- ha detto Luigi Melica. L’ex assessore all’Innovazione va avanti per la sua strada, anche se sembra che Adriana Poli Bortone proverà a convincerlo a fare un passo indietro. Ma qualcuno pensa che Emiliano, visto che Delli Noci è vicino all’amico, capo del dipartimento Sviluppo Tecnologico, Laforgia, potrebbe decidere di dirottare tutto il Pd su di lui.
Congetture, per ora, ma di questi tempi tutto è possibile. La situazione ora è molto più chiara: Paride Mazzotta ha messo a tacere i dissidenti con un comunicato. Il capogruppo e il consigliere regionale leccese di Forza Italia hanno criticato la scelta, che a loro dire fa diventare il partito stampella di Fitto. «Francamente ritengo che ora più che mai sia necessario abbassare i toni e riprendere il confronto serio, pacato e unicamente orientato agli interessi dei cittadini quanto all’interno del partito quanto al tavolo della coalizione. Personalismi e posizioni orientate da altro che non sia esclusivamente l’interesse dei cittadini e dei nostri elettori non ci appartengono»- ha spiegato il segretario provinciale.
LA BREVE STORIA DI UN GIORNALISTA BEN VISTO DA MOLTI
Mauro Giliberti è stato sempre un giornalista con la passione per la politica, molto abile a crearsi fonti e rapporti, da destra a sinistra, sin dai suoi 18 anni. Appena maggiorenne ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della radio e della tv. La sua prima esperienza televisiva è negli studi di Canale 8: si accontenta della rassegna stampa, quindi la trasmissione di politica. Poi, gli viene affidato un programma di inchiesta e satira, «Caino o Abele». Quindi, sbarca giovanissimo a Telerama, dove poi diventerà direttore del tg e conduttore di programmi apprezzati. Appena maggiorenne ha la prima esperienza diretta con la politica, quando è ancora sconosciuto. Si candida con i repubblicani a Lecce: non verrà eletto, ma porterà a casa un risultato dignitoso.
«Se tra qualche anno non sarò in una televisione nazionale, smetterò di fare il giornalista»- confidò, anni fa, Giliberti a un suo amico. Un anno dopo sbarcò in Rai, nella rete ammiraglia, come inviato di Porta a Porta. Lì ha saputo costruirsi un buon rapporto con Vespa: è l’inviato che segue gli attivisti del Movimento 5 Stelle (e li segue tanto da iscriversi al partito on-line nel 2013, proprio per monitorare la loro vita associativa). Oggi Giliberti è stato indicato come candidato del centrodestra, grazie a Fitto: tra i due c’è stata sempre una forte amicizia. Ma il giornalista Rai è stato sempre trasversale: al suo matrimonio (è sposato con due figli) c’era l’ex ministro, ma anche Frisullo, Giovanni Pellegrino e tanti altri politici di varie aree. «Una grande opportunità per Lecce» – esulta Paolo Pagliaro, dirigente nazionale forzista. L’editore di Telerama è stato sempre legato al suo ex direttore del tg, perché fu una sua scommessa: dopo anni di direzione di Gabriella della Monaca, mise alla guida delle rete più seguita a Lecce un giornalista che a molti sembrava troppo giovane, ma che se la cavò molto bene.
Gaetano Gorgoni