CAVALLINO (Lecce) – A “tradirlo” sono state alcune gocce di sudore, cadute mentre svaligiava l’abitazione di una casalinga di Cavallino. Da quelle impronte papillari, infatti, i carabinieri sono riusciti a risalire al ladro, denunciandolo con l’accusa di furto aggravato.
Nei guai è finito un 30enne di Cavallino – A.I. le sue iniziali – già noto alle forze dell’ordine ed attualmente agli arresti domiciliari, già destinatario di due ordigni, che ignoti lanciarono nei pressi della sua abitazione nel maggio e nel luglio dello scorso anno.
Il furto di cui è accusato il giovane risale al giugno 2016. Durante i rilievi i militari isolarono ed esaltarono sulla scena alcune impronte papillari, che repertate e successivamente comparate dal Ris (Rggruppamento Investigazioni Scientifiche) di Bari, hanno portato dritto al cavallinese.
Le risultanze investigative dei carabinieri di Cavallino sono state trasmesse al pm Roberta Licci della Procura della Repubblica di Lecce, titolare del relativo procedimento penale, per le valutazioni di propria competenza. Dei fatti è stato informato anche il gip del Tribunale di Lecce, per valutare la sospensione degli arresti domiciliari, di cui il 30enne beneficia.
Valeria Carluccio