ARADEO (Lecce) – Rimane in carcere il 55enne di Aradeo accusato di aver violentato più volte la nipote di soli 13 anni. Il gip Simona Panzera ha convalidato il fermo disposto dal sostituto procuratore Stefania Mininni dispondendo la custodia cautelare in carcere. Il suo avvocato difensore Mauro Marzano ha avanzato istanza di domiciliari in casa di un parente fuori Regione. L’uomo, di mestiere musicista, ha fatto scena muta davanti al gip Simona Panzera nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Il 55enne era pronto ad abbandonare il Salento quando è stato stanato dai carabinieri della stazione di Specchia nella sua abitazione estiva. E’ stato così accompagnato in carcere con le accuse di pornografia minorile e violenza sessuale aggravata continuata.
L’indagine è stata avviata quasi per caso. Il fratello minore della ragazza maneggiava il telefonino della sorella quando è finito nelle mani della donna che ha visionato un video in cui veniva ripresa la figlia in compagnia del suo presunto molestatore. Ai genitori si è prospettato uno scenario terrificante. Padre e madre hanno raccolto le confidenze della figlia e raggiunto gli uffici della caserma di Specchia per presentare un’immediata denuncia. Sono stati così ricostruiti i presunti abusi, le sevizie e i ricatti. Per quasi un anno, il 55enne avrebbe costretto la giovane a consumare rapporti sessuali anche completi riprendendo le scene di sesso e minacciando la giovane di divulgare i filmati sul web se non avesse continuato ad assecondare le sue richieste.
In altri casi la minore sarebbe stata costretta a compiere atti di autoerotismo, a spogliarsi per poi inviare i video tramite WhatsApp. Sempre sotto ricatto di ritorsioni di divulgare al popolo degli internauti immagini del suo corpo. Il telefonino, il tablet, il computer e decine di cd e dvd dell’uomo sono stati sequestrati e affidati all’ingegnere informatico Claudio Leone per accertarne il contenuto. Nel frattempo le indagini proseguono. Le morbose attenzioni sessuali dell’uomo potrebbero aver interessato altre donne.
F.Oli.