LECCE – “Perché, a fine mandato, il sindaco Perrone costringe i componenti della maggioranza in commissione urbanistica all’adozione a tappe forzate di uno dei più importanti, se non il più importante provvedimento di un’amministrazione comunale che scrive e determina il futuro dei prossimi venti anni della città?” Se lo chiede Giuseppe Fornari di “Una buona storia per Lecce”.
“Perché – continua – quando siamo già in campagna elettorale, pur di arrivare all’adozione del PUG, si è portato in Commissione urbanistica un atto pubblico che dava per acquisito il parere (in realtà mai rilasciato) da parte dell’Autorità di Bacino?
Si tratta di un falso in un atto pubblico ed è un fatto di una gravità inaudita. Non è affatto strumentale la richiesta di ritiro della delibera avanzata da Carlo SALVEMINI e dagli altri consiglieri di minoranza.
È invece una richiesta di legalità e trasparenza di fronte ad una arroganza che sembra giustificarsi solo con l’urgenza di tutelare importantissimi interessi particolari a scapito di quelli dell’intera comunità.
Tra pochi mesi si vota.
Si lasci allora che del PUG si occupino il nuovo governo cittadino ed il nuovo consiglio comunale che verranno scelti dai cittadini leccesi.
Si fermi questa assurda prepotenza che ricorda tanto gli ultimi colpi di coda da fine impero.
Si utilizzino invece questi mesi per consentire a tutti i cittadini, e non solo ai consiglieri, di conoscere e approfondire i contenuti del piano, di potersi formare una puntuale conoscenza delle decisioni prese sulla loro città e poter esprimere giudizi, critiche, osservazioni in modo informato, consapevole e competente, invece di dover rincorrere con tempistiche serrate le volontà amministrative e politiche di una parte.
Questa fretta è tanto più inspiegabile se si considera che si sarebbero potuto coinvolgere costantemente gli organi politici e i cittadini in questi cinque lunghi anni di gestazione del piano, aggiornando e informando del progressivo stato di maturazione e definizione delle scelte di piano.
Adesso ci si fermi e si trasformi un’evidente operazione elettorale in un momento di grande democrazia e condivisione, in una diffusa piazza di conoscenza collettiva attraverso una reale partecipazione e aggregazione attorno al bene comune più importante quale è il disegno della propria città.
Sindaco Perrone – conclude Fornari – dimostri alla città che non c’è nessun interesse da tutelare diverso da quello di tutti i cittadini leccesi. Fermi questa vergogna. Non chiuda con una scelta così irresponsabile la sua avventura da sindaco”.