LECCE – Atteso ritorno a Koreja per la Compagnia Berardi-Casolari. Sabato 1 aprile alle ore 20.45 in scena IO PROVO A VOLARE omaggio a Domenico Modugno, una drammaturgia originale che, a partire da cenni biografici del cantautore e dalle suggestioni delle sue canzoni, racconta la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti, sull’onda del mito, ad affrontare ogni peripezia per realizzare il sogno di diventare artisti. Ed è proprio attraverso la descrizione delle aspettative, delle delusioni, degli sforzi e degli inganni subiti da truffaldini incontri che si articola il viaggio fra comici episodi della realtà provinciale e alienanti esperienze metropolitane.
Poesia e comicità sono gli ingredienti principali della pièce, che attraverso un uso sui generis della luce trasmette atmosfere emotive, suggestioni e ricordi indimenticabili cercando di risvegliare nel pubblico quel sogno di libertà di cui Modugno si fece portavoce e simbolo.
E per 4 giorni, Koreja ha ospitato I FIGLI DELLA FRETTOLOSA, un progetto di formazione teatrale della Compagnia Berardi-Casolari incentrato sul tema della cecità e destinato a partecipanti vedenti e non. Il progetto è nato da un’idea di Gianfranco Berardi attore e autore non vedente e da Gabriella Casolari attrice e regista che, in maniera reale ed allegorica, utilizzano il tema della cecità e della mancanza come perno della propria poetica.
IO PROVO A VOLARE è la storia dello spirito di un custode di un teatrino di provincia che, a mò di vecchio capocomico, torna in scena ogni notte, a mezzanotte, in compagnia dei suoi musicisti all’interno del teatro, in cui mosse i primi passi.
Così fra racconto, musica e danza , si rivivono episodi della sua vita: i sogni, gli incontri, gli stages, le prove , la fuga, la scuola, il primo lavoro e l’amaro rientro al paesino, al quale, dopo aver provato tutte le strade possibili, è costretto a tornare.
Ma come se non bastasse, il piccolo e romantico cinema in cui aveva cullato il sogno artistico, non è più quello di una volta. Così per amore dell’arte e della propria felicità, il giovane decide di entrare di nascosto nel teatro e pietra dopo pietra demolirlo.
Utilizzando la figura di Modugno come simulacro, Il lavoro rende omaggio agli sforzi ed al coraggio dei lavoratori in genere e dello spettacolo in particolare, che, spinti da passione, costantemente si lanciano all’avventura in esperienze giudicate poco dignitose, solo perché meno visibili.
Confidenze dell’autore/note di regia
Il sogno, la realtà, la percezione dell’uno e dell’altra che ognuno di noi ha e di cui si convince giorno dopo giorno sempre di più. La presunzione, il cieco perseguimento delle proprie idee, la dura e spesso ipocrita realtà con cui scontrarsi. L’errore, base della ricerca, grande assente in una società che riconosce i prodotti finiti e competitivi piuttosto che i processi con i suoi naturali tempi d’evoluzione. Il dolore, sola via in grado di consentire uno sviluppo della coscienza, limitata com’è ormai nella nutrizione e costretta ad una condizione di esperienza sempre più veloce e programmata. Il buio, il mistero, l’ignoto, mete di un individuo, di un me, alla ricerca di un sé perso e confuso nelle mille tentazioni dell’Io.
L’Io, il sé, il sogno, la realtà, il teatro , portale del sentire, dell’intuire, canale per diagnosticare e guarire.
E così nasce Io provo a volare, il desiderio di ricostruire dentro di sé, intorno a noi, l’idea di nido per poter planare sicuri verso gioie sconosciute.
Così nasce un’indagine introspettiva che si allarga all’analisi di una condizione diffusa e condivisa; così da spunti autobiografici, biografici e da aneddotistica racimolata fra miti, colleghi e coetanei, emerge la volontà di gridare un rifiuto alla propria paura di affrontare il mondo, il desiderio di riconoscersi fragili, soli, la speranza di riscoprirsi onesti innanzitutto con sé stessi “vedere o non vedere, questo è il problema, guardare dritto in faccia la realtà che mi circonda e mi spaventa e affrontarla con coraggio per cercare di cambiare o tenere tutto quanto dietro un velo che mi copre gli occhi ed il cuore e m’impedisce di soffrire?…”
Intanto procediamo: Co.Co.Co., collaborativi in maniera costante e continuata, come il mondo del lavoro cinico ed alienante c’insegna, nel tentativo di ristrutturare il pollaio in cui da tempo svolazziamo tronfi e litigiosi.
COraggiosi, per favore, COstanti e COnvinti per la rivoluzione che porterà a smettere di essere pollastri rantolanti, illusi di volare come falchi nel blu dipinto di blu.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA – JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia)
“for aesthetic emotion, pure and joyful that was caused in cheerful audience”
PREMIO DEL PUBBLICO – JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia)
PREMIO ANTONIO LANDIERI – come miglior spettacolo del 2011- NAPOLI
Ultimo appuntamento di TEATRO IN BICI con un viaggio unico, che coinvolgerà tutti i sensi. Protagonista della passeggiata, come sempre, la bicicletta. La partenza è prevista alle ore 18.30 dalle Manifatture Knos per raggiungere il centro storico della città, dove i partecipanti, affiancati e guidati dagli operatori dell’associazione Città tra le Mani saranno bendati per una “visita virtuale e al buio” di alcuni monumenti.
Al termine del percorso urbano, si pedalerà verso i Cantieri Koreja, dove un’altra esperienza attende i partecipanti: ancora una volta il buio per una piccola degustazione guidata fra i prodotti tipici della terra, per affinare gusto e olfatto.
Al termine del “viaggio”, si riacquisterà la vista per gustare, forse con nuove consapevolezze, il consueto Cicloaperitivo prima della visione dello spettacolo.
Koreja è un esercente accreditato per CARTA DEL DOCENTE e 18APP. E’ necessario iscriversi ad uno dei due siti d’interesse in base alla propria categoria di appartenenza, scegliere “ESERCIZIO FISICO” (e non OnLine), selezionare lo spettacolo e stampare il codice generato che dovrà essere consegnato in biglietteria per la verifica e la successiva emissione del biglietto fiscale.
Ingresso euro € 15 (intero) – € 8 (ridotto under 30 e over 60) – € 12 (ridotto convenzioni) – € 4 riduzioni ADISU per studenti Unisalento, Conservatorio “Tito Schipa”, Accademia Belle Arti di Lecce. E’ possibile acquistare i biglietti anche on line su http://www.biglietto.it/newacquisto/titoli.asp?ide=140 oppure usufruire delle agevolazioni Carta docente/ 18App
Le promozioni NON sono cumulabili.