LECCE – Lotta all’evasione fiscale, alla criminalità economica ed organizzata, ma anche contrasto allo sperpero di risorse pubbliche ed ai traffici illeciti. Un anno di verifiche e controlli, che il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Lecce ha eseguito sul vasto territorio di competenza, volti ad aggredire l’illegalità in ogni sua forma.
I “numeri” relativi all’anno 2016 – illustrati in mattinata dai colonnelli Bruno Salsano, Nicola De Santis ed Angelo Pisani, rispettivamente comandanti del Comando provinciale, del Nucleo di polizia tributaria e del Gruppo Guardia di Finanza di Lecce – sono imponenti. E confermano l’instancabile lavoro quotidiano dei militari, impegnati su più fronti per garantire la legalità.
Lotta alle frodi fiscali, all’economia sommersa ed al gioco illegale; contrasto alle truffe sui fondi pubblici e all’illegalità nella pubblica amministrazione; contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economico-finanzia. Sono questi i tre macro obiettivi sui quali, negli ultimi dodici mesi, si sono concentrati gli sforzi dei finanzieri leccesi, che attraverso l’attuazione di 45 piani operativi hanno eseguito circa 11mila interventi in tutta la provincia di Lecce. Quasi mille interventi al mese.
LOTTA ALLE FRODI FISCALI, ALL’ECONOMIA SOMMERSA E AL GIOCO ILLEGALE
Nel 2016 sono state concluse 49 indagini di polizia giudiziaria e portati a termine 725 interventi tra verifiche e controlli fiscali. Ad essi si aggiungono 158 controlli eseguiti su richiesta di altre Autorità, per la ricostruzione della posizione reddituale e patrimoniale dei soggetti finiti sotto la lente degli investigatori.
La gran parte dei reati accertati dai militari sono di natura fiscale (139), che hanno portato alla denuncia complessiva di 115 persone. Più di un terzo degli illeciti sono relativi all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolente, occultamento di documentazione contabile ed indebite compensazioni. Risultati che testimoniano l’impegno dei vari reparti della Guardia di Finanza leccese a contrasto dei fenomeni di frode ed evasione più complessi ed articolati.
Nell’arco dell’ultimo anno, nel Salento sono stati accertati 73 casi di frodi all’Iva – anche nella forma delle cosiddette “frodi carosello” – 5 episodi di evasione fiscale internazionale (per un incremento del 67 percento rispetto all’anno precedente) nonché 10 casi di evasione immobiliare nel settore della compravendita di immobili per importi diversi da quelli dichiarati. Scoperti anche 143 evasori totali che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, risultavano completamente sconosciuti al Fisco. In materia di contrasto al “lavoro nero”, invece, sono state denunciate 59 persone, per avere impiegato complessivamente 103 lavoratori in nero ed 86 lavoratori irregolari.
Le verifiche dei finanzieri hanno portato al sequestro delle disponibilità patrimoniali e finanziarie dei responsabili, finalizzato al recupero delle imposte evase, per oltre 4 milioni di euro. Avanzate, inoltre, proposte di sequestro per oltre 30 milioni di euro (nel 2015 erano state la metà).
Gli accertamenti hanno riguardato anche il controllo economico del territorio, che ha fatto registrare oltre 5mila e 600 interventi in tutta la provincia di Lecce. Oltre 4mila di essi (4.111) hanno riguardato l’emissione degli scontrini fiscali, ma anche il trasporto merci su strada (1.423, di cui 334 nel settore della circolazione dei prodotti sottoposti ad accise) nonché di indici di capacità contributiva (208). Infine, sono state accertate 121 violazioni nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi, che hanno portato alla denuncia di 41 persone, responsabili di reati in materia di prodotti energetici. Trentatré gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti.
Di rilievo le operazioni concluse dal Nucleo di Polizia tributaria relative all’abusivismo ricettivo e del sommerso (a Gallipoli e dintorni scoperti otto “bed and breakfast” completamente abusivi e 35 vacanzieri stipati in alloggi di fortuna, ricavati nel garage di un condominio) e all’evasione milionaria di un’azienda iberica specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici, che non aveva dichiarato al Fisco ricavi per 160 milioni di euro ed evaso l’Iva per altri 9,5 milioni di euro.
Degno di nota anche il sequestro eseguito dai finanzieri della Tenenza di Tricase che, al termine di un’articolata attività di verifica fiscale eseguita nei confronti di una nota azienda del basso Salento attiva nel settore della ristorazione, ha apposto i sigilli a disponibilità finanziare per un milione e 200mila euro, pari al danno erariale causato dalla società in questione.
Da ricordare, inoltre, l’indagine dei militari della Compagnia di Gallipoli relativa ad un giro di fatture false tra una società del sud Salento, gestore di un deposito commerciale di gasolio denaturato, ed alcuni imprenditori agricoli compiacenti, titolari di libretti Uma, che ha portato ad accertare una frode di oltre cinque milioni di litri di prodotto petrolifero agevolato, per un’evasione di accisa pari ad oltre tre milioni e mezzo di euro.
CONTRASTO ALLE TRUFFE SUI FONDI PUBBLICI E ALL’ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La lente d’ingrandimento dei finanzieri, nel corso del 2016, si è concentrata sugli appalti pubblici, sull’illecita percezione o richiesta dei finanziamenti pubblici, sulle truffe nel settore previdenziale ed al Sistema sanitario nazionale nonché sugli accertamenti relativi all’erogazione di prestazioni sociali agevolate.
Nel primo ambito, sono stati individuati appalti pubblici irregolari per circa 4 milioni di euro, che hanno portato alla denuncia di 11 persone: si tratta di appalti relativi alla gestione di servizi, in particolar modo rifiuti. Ammonta ad oltre 9 milioni di euro, invece, il valore dei finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, che sono stati percepiti o richiesti illegittimamente e che sono costati la denuncia per 218 individui. Si ricordino a tal proposito il maxi sequestro conservativo di 3 milioni e 659mila euro, tra beni immobili e conti correnti, che il Nucleo di polizia tributaria eseguì a carico di una società produttrice di radiofarmaci ed il sequestro preventivo di 1,8 milioni di euro, eseguito dai finanzieri di Casarano a carico di una società di capitali operante nel settore della nautica, che furono denunciati per truffa aggravata per il conseguimento di indebite erogazioni pubbliche.
Rilevante è anche il dato emerso dai controlli eseguiti per verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sanitarie agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario: su 190 verifiche – eseguite non solo dal fiuto investigativo dei finanzieri ma anche sulla base di esposti e segnalazioni – infatti, sono emerse irregolarità in oltre il 98 percento dei casi.
Riguardo alle truffe nel settore previdenziale ed al SSN, sono state individuate frodi per oltre 4 milioni di euro, che hanno portato alla denuncia all’Autorità giudiziaria di 164 persone. Emblematico fu il caso di un “falso invalido” leccese, di 73 anni, che fu smascherato dopo essere stato monitorato e ripreso mentre svolgeva la sua normale vita quotidiana, passeggiando da solo per le strade cittadine o guidando la propria vettura. L’uomo fu immortalato mentre, poco prima di entrare negli uffici dell’Inps per la visita di revisione della dichiarata invalidità, si accomodava su una sedia a rotelle.
Quarantadue gli interventi eseguiti per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, che hanno portato alla denuncia di 121 persone: tra di essi, ben il 69 percento di essi sono accusati di abuso d’ufficio. Trentaquattro, infine, gli accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, che hanno consentito di accertare sprechi o gestioni irregolari di fondi pubblici, cagionando danni patrimoniali allo Stato per oltre 26 milioni di euro. Centoventinove le persone segnalate alla magistratura contabile, per ipotesi di responsabilità erariale.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA
Sulle circa venti tonnellate di marijuana sequestrate in tutto il 2016 nell’intero territorio pugliese, sei ne sono state sequestrate nella sola provincia di Lecce. Un dato sintomatico di come il Salento, prima terra d’approdo per i narcotrafficanti via mare, rappresenti una tappa fondamentale nel commercio illegale di stupefacenti. La lotta al traffico di droga, lo scorso anno, ha portato alla denuncia di 92 persone ed alle manette per altre 41.
Un centinaio sono stati invece gli accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati, indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 84 persone e 16 tra aziende e società. Ai sensi della normativa antimafia, i finanzieri hanno sequestrato 53 beni mobili ed immobili, 4 aziende nonché quote societarie e disponibilità economiche per oltre tre milioni di euro. Ammonta a circa un milione di euro, invece, il valore dei beni confiscati ai sensi della suddetta normativa.
Controlli sono stati eseguiti anche per verificare potenziali finanziamenti per fini terroristici. In particolare, gli approfondimenti delle fiamme gialle hanno riguardato tre movimentazioni di danaro atipiche, eseguite da soggetti stranieri di area islamica presenti sul territorio. Tutte e tre le verifiche, tuttavia, non hanno evidenziato situazioni illecite.
Novantotto le indagini e le attività di polizia giudiziaria svolte in materia di riciclaggio, 15 le persone denunciate. Cinque i soggetti finiti nei guai con l’accusa di usura. Quarantadue quelli denunciati per reati societari, fallimentari, bancari e di borsa.
Nella lotta alla contraffazione sono stati tolti dal mercato circa due milioni di prodotti illegali. Il valore della merce sequestrata – perché ritenuta contraffatta, pirata o pericolosa – ammonta ad oltre 17 milioni di euro. In quest’ambito sono state denunciate complessivamente 337 persone, nel corso dei circa 450 interventi compiuti nell’ultimo anno. Impegnati anche nel contrasto all’immigrazione clandestina, i finanzieri leccesi hanno arrestato 18 scafisti, sequestrando inoltre 5 mezzi utilizzati per il trasporto dei migranti. Tutto ciò non trascurando le operazioni di soccorso ed i servizi di ordine e sicurezza pubblica, che ha visto impiegati complessivamente 7.320 finanzieri, per una media di 20 unità al giorno.