LECCE – “Siamo diversi: cittadini puliti, che rispettano un codice etico e che non salvano i condannati in Parlamento, come fanno gli altri partiti”. È la premessa di Fabio Valente, nell’inaugurazione del comitato M5S in via Imperatore Adriano, 8. Al suo fianco i parlamentari: assente solo Daniela Donno, che è in “battaglia” per bloccare con altri attivisti il cantiere Tap. Ora c’è la certificazione e il candidato sindaco di Lecce può raccontare la sua lista: “Medici, infermieri, operai, casalinghe e gente comune: non faremo inciuci con nessuno. Se i cittadini ci manderanno all’opposizione, vigileremo attentamente, ma non faremo accordi mai con nessuno in un eventuale ballottaggio. Niente inciuci. Noi siamo alternativi a tutte le vecchie logiche di partito”.
Secondo Fabio Valente bisogna far diventare Lecce una vera comunità, superare il “piano della mobilità fallimentare” e creare una città senza i “quartieri dormitorio” in cui sono state trasformate le periferie. Barbara Lezzi attacca i partiti del “sistema”, dal livello locale a quello nazionale e chiede di superare le vecchie logiche per svoltare definitivamente e dare spazio ai cittadini. Buccarella fa un appello alla legalità e alla trasparenza sulle regole della campagna elettorale: “Vogliamo fare pubblicità negativa a chi fa il furbo, con un sistema di segnalazioni, per un controllo diffuso finalizzato al rispetto delle regole. Aiutateci a svolgere una campagna elettorale legale”. Poi, l’affondo rivolto a chi vorrebbe utilizzare il successo del Movimento di Grillo per farsi i fatti suoi. “Nel Movimento 5 Stelle non c’è trippa per gatti: non ci saranno favori, appalti agli amici o altro”.
I parlamentari rimarcano la diversità delle proprie candidature, fatte con spirito di sacrificio: “questo è un movimento dal basso per rompere le logiche del vecchio potere”. “Si parla di marine e periferie da 20 anni e oggi, come se il centrodestra non avesse governato, si ritorna a fare le stesse promesse” – tuona Valente. Poi, viene affrontato il tema degli attivisti che hanno voltato le spalle all’ultimo momento. Non c’è stato solo Porcari, ma anche altri attivisti che si sono disimpegnati. C’era chi ambiva a diventare sindaco, chi non condivideva il metodo di scelta del candidato e chi, addirittura, non condivide la decisione di puntare su Fabio Valente: sono stati tutti allontanati. “Scardia non è Movimento 5 Stelle – chiosa Barbara Lezzi – Il simbolo può essere utilizzato e si può parlare a nome degli attivisti solo se si è eletti. Molte delle defezioni vengono da altri partiti e allora possono tornare nei loro partiti. Porcari ha deciso di non correre per motivi personali. Molti provenienti da altri partiti avrebbero voluto utilizzare le comunali come trampolino di lancio: Valente era qui a correre anche 5 anni fa ed è rimasto fedele e coerente a questo movimento. Delle defezioni di chi di Lecce non se ne importa nulla siamo orgogliosi. Il M5S è diventato appetibile. Purtroppo c’è sempre chi vuole riciclarsi nel nostro partito, ma noi lo mandiamo fuori”.
Tra i cavalli di battaglia ci sono sempre il reddito di cittadinanza locale e problema casa. Inoltre, il Movimento 5 Stelle chiedel’eliminazione di tutti i bandi fatti in periodo elettorale.
Gaetano Gorgoni