LECCE – La replica del rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, alla richiesta del deputato Toni Matarrelli di dimettersi, perché ritenuto il responsabile dei 49 milioni perduti, non placa le polemiche. «Il rettore Zara utilizza la fallace logica dell’argumentum ad ignorantiam, contando sulla altrui mancata conoscenza per sostenere la attendibilità delle sue affermazioni (mi accusa infatti di preferire “post-verità nella quale contano più le costruzioni fantasiose (e le omissioni) dei dati di fatto oggettivi e verificabili”) – attacca il parlamentare – In parole povere, ‘ho ragione io perché non puoi dimostrare il contrario’, soprattutto se non ti fornisco i dati per poterlo fare.
Dimentica il Magnifico che, nel caso specifico, i ‘fatti oggettivi e verificabili’ sono tutti presenti nelle delibere di CdA, consultabili da chiunque sul sito dell’UniSalento. Chiunque può accedervi e farsi un’idea di quello che accade nell’Ateneo, come ho fatto io. Quindi con il sottoscritto l’appello all’ignoranza, così caro ad Aristotele e a Zara, non funziona perché contezza di ciò di cui parliamo».
Matarrelli è deciso a portare avanti un’operazione verità: vuole che emergano chiaramente le responsabilità senza un vago «verificheremo se qualcuno ha sbagliato». «D’altra parte, la risposta del rettore Zara pubblicata negli scorsi giorni, nella sua apparente spavalderia, evidenzia diverse contraddizioni: da una parte, egli afferma che non ci sono responsabilità interne all’Ateneo per la perdita dei 49 milioni di euro e, dall’altra, conclude che verificherà chi non ha portato a compimento il lavoro – bacchetta il deputato del centrosinistra – Da una parte, sostiene che spera che la perdita dei 49 milioni sia ‘temporanea’ e chiede a me di contribuire alla riassegnazione e, dall’altra, si preoccupa di cancellarli dal bilancio dopo averli tenuti per anni, pur sapendo che non avrebbe ottenuto le obbligazioni giuridicamente vincolanti perché non si era prodigato per farlo».
In effetti, il Corrieresalentino ha fatto emergere che i 49 milioni erano nella previsione di entrate e che ora si sta provvedendo a depennarli. Il rettore ha spiegato sul nostro giornale che ha compiuto tutti gli atti necessari alla buona amministrazione e che se qualcuno ha sbagliato pagherà. Il parlamentare, però, si stupisce dello strano silenzio degli organi di stampa locale, essendo una perdita gravissima per manutenzioni irrinunciabili. «Pur volendo ignorare il tono irriverente del rettore Zara, che è pur sempre un pubblico ufficiale che si sta confrontando con un parlamentare, non posso fare a meno di rafforzare il mio convincimento della sua inadeguatezza a ricoprire l’incarico di Rettore, cioè di chi ha la responsabilità delle scelte politiche e amministrative che riguardano l’istituzione. Più leggo queste sue dichiarazioni più mi convinco che la sua unica preoccupazione sia quella di affidare ad altri responsabilità che sono di chi gestisce la cosa pubblica e, dunque, esclusivamente le sue. Sono gli oneri della carica».
Matarrelli insiste sul suo ruolo di difensore degli interessi del territorio e sul danno che la perdita di quelle risorse rischia di arrecare a tutto l’indotto. «E qui veniamo ad altro punto dolente: il territorio. Il mio ruolo politico mi impone di scendere in campo e ho deciso di farlo proprio per il silenzio dei media locali che non sembrano rendersi conto del danno subito da tutto il territorio. Se continuiamo a fingere che vada tutto bene, che la perdita di 49 milioni di investimenti sia un fatto, tutto sommato, trascurabile, se ci facciamo convincere dell’ineluttabilità di situazioni come queste che di ineluttabile non hanno proprio nulla ma dipendono dalla malagestione, se non alziamo la voce e pretendiamo responsabilità, non possiamo lamentarci se il nostro territorio non cresce come dovrebbe. Di fronte a una governance che si rivela sempre più inadeguata credo di avere il diritto e il dovere di dire che il rettore Zara dovrebbe dimettersi».
Garcin