PRESICCE (Lecce) – Una relazione sentimentale vissuta come un’ossessione. Controlli, decine e decine di sms, sospetti (infondati) di tradimenti, minacce di pubblicare su Internet foto osè. A.M., 31enne di Presicce, è stato condannato ad 1 anno di reclusione con l’accusa di stalking dal giudice del Tribunale di Brindisi Simone Orazio che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Stefano D’Amico. La parte civile, AG., 30enne brindisina, (difesa dall’avvocato Domenico Valletta), verrà risarcita in separata sede.
La ragazza, negli anni passati, aveva allacciato una relazione sentimentale A.M., fin dai primi tempi, avrebbe adottato un metodo molto possessivo, violento e minaccioso fino al punto di vietare alla giovane qualsiasi amicizia maschile e femminile che non fosse approvata. L’uomo avrebbe preteso perfino l’invio di foto nei posti in cui si trovava allorquando usciva con i propri familiari. In occasione di alcune frequentazioni in discoteca, A.M. avrebbe strattonato la ragazza trascinandola in auto sol perché sospettata di guardare o di essere guardata da altri ragazzi. Non appena la giovane decise di interrompere la relazione (nel giugno del 2014), A.M. avrebbe minacciato la ex di fare del male e al ei e alla sua famiglia e di pubblicare presunte e mai esistite foto “osè”.
In sintesi un rapporto complesso costellato da decine di sms minatori puntualmente consegnati ai carabinieri che avrebbero comunque condizionato la vita della donna diventata un inferno. L’imputato era difeso dall’avvocato Roberto Rizzo.
F.Oli.