RACALE (Lecce) – Ai domiciliari il re delle slot Salvatore De Lorenzis. Il 49enne è stato arrestato a seguito di un’ordinanza del gip del Tribunale di Potenza. L’accusa è di associazione a delinquere per delinquere transnazionale finalizzata alla raccolta illecita del gioco d’azzardo e alla frode fiscale nell’ambito di una nuova inchiesta su un presunto business con le slot machines sull’asse Calabria-Basilicata. Le indagini, tra il 2012 e il 2014, si sono soffermate sulle attività illecite del clan di ‘Ndrangheta capeggiato da Nicolino Grande Aracri di Cutro e i collegamenti con il clan Martorano-Stefanutti.
Le slot sono risultate prive delle autorizzazioni dell’Aams (l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato) e sullo schermo riportavano semplici giochi dimostrativi. Accedendo al sistema criptato attraverso una card in possesso del gestore del locale pubblico, i giocatori entravano nel sistema vero e proprio, criptato e sostenuto da server stranieri: in Olanda, Grecia e negli Stati Uniti, architettato da hacker che potevano anche disattivarlo da un controllo remoto, per eludere i controlli delle forze dell’ordine e cancellare la cronologia delle operazioni.
Il re delle slot avrebbe ricoperto il ruolo di supervisore all’interno della presunta organizzazione. Agli atti compare una conversazione con un certo Imperiale che si lamenta che una macchina sarebbe stata disattivata. Per il gip gli arresti domiciliari risultano la misura più adeguata per De Lorenzis che annoverà già alcuni precedenti specifici.
Per il legale Francesco Fasano la situazione verrà chiarita nelle sedi opportune. De lorenzis ha comunicato la propria innocenza. L’imprenditore di Racale era già finito in manette nel febbraio del 2015 sempre in un’indagine su un giro di slot taroccate e rischia di finire sotto processo.
Francesco Oliva