NARDO’ (Lecce) – La Procura dissequestra la palestra “Planet Fitness” di Nardò finita sotto sequestro agli inizi di marzo per una serie di presunte irregolarità. Il sostituto procuratore Emilio Arnesano ha accolto l’istanza degli avvocati Massimo Muci, Giuseppe Bonsegna, Luigi Vetere e Roberto Rella, legali dei due titolari, Mirko e Giuseppe Sansubrino. In queste settimane sono stati effettuati piccoli ma sostanziali adeguamenti al sistema antincendio (una porta e alcuni leds) ritenuti idonei dal magistrato. Nei giorni scorsi è stato realizzato l’incremento dell’illuminazione nelle zone sprovviste ed è stata presentata presso il Suap del Comune di Nardò l’integrazione Scia prevenzione incendi.
Nel frattempo i titolari si sono adoperati per montare la porta antincendio e le lampade occorrenti. Da qui il provvedimento di dissequestro a forma del pm Arnesano. I sigilli erano stati apposti dai carabinieri di Nardò per inosservanza del provvedimento delle autorità per due ordinanze comunali: la prima intimava di risolvere il nodo di difformità e carenze riscontrate, risalente a giugno dello scorso anno; l’altra, di ottobre, ingiungeva lo stop. Fin da subito, i funzionari del Comune hanno rilevato carenze documentali e irregolarità.
Secondo gli accertamenti lo stato dell’attività risultavainattiva presso il registro imprese della Camera di commercio. Un successivo sopralluogo della polizia locale avrebbe rilevato la mancanza del certificato di prevenzione incendi e dell’agibilità per i locali. Venne così firmata dal dirigente comunali un’ordinanza con cui si intimava la sospensione dell’attività in attesa che i titolari si mettessero in regola con la normativa entro trenta giorni. Scaduti i termini, sarebbero state contestate le stesse irregolarità. Da qui un divieto di proseguire nell’attività, prologo al successivo e drastico intervento dei carabinieri.