MELENDUGNO (Lecce) – Alta tensione al cantiere Tap di Melendugno, dove stamani sono riprese le operazioni di espianto degli ulivi propedeutico all’avvio del cantiere per costruire il tratto a terra e sotto il mare del gasdotto che dal 2020 porterà il gas azero sulle coste pugliesi.
Centinaia di attivisti hanno deciso di presidiare la zona sin dall’alba, contrari alla realizzazione dell’infrastruttura e, quindi, allo spostamento degli alberi, che si trovano in località San Basilio, a San Foca, lungo il tracciato dove dovrebbe sorgere il microtunnel del gasdotto. Al presidio hanno partecipato anche una cinquantina di studenti delle scuole medie superiori, accompagnati da docenti.
Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno di fatto bloccato ogni accesso al cantiere, impedendo anche il transito a piedi. La polizia per far passare i propri mezzi ha rotto il cordone degli attivisti, che si erano stesi davanti all’ingresso del cantiere per impedire l’entrata dei mezzi.
Due cariche della polizia hanno sgomberato il blocco di manifestanti davanti al cantiere Tap. La cariche hanno provocato contusi. L’attività di espianto degli ulivi è stata intanto sospesa. La sospensione è stata decisa perchè i camion che devono portare gli alberi espiantati (che successivamente saranno nuovamente piantati nella stessa area) al sito di stoccaggio ‘Masseria del Capitano’ non possono uscire dal cantiere per problemi di ordine e sicurezza.
A dare il via libera all’espianto degli oltre 200 ulivi, nella tarda serata di ieri, è stata la nota inviata dal ministero dell’Ambiente alla Prefettura di Lecce.
Era stato lo stesso Prefetto, Claudio Palomba, a chiedere lo scorso 22 marzo al Ministero di chiarire alcuni aspetti in seguito ad un incontro col sindaco di Melendugno e con altri sindaci della provincia.Per il Ministero “sono soddisfatte le condizioni della prescrizione ‘A 44’ per la porzione di progetto esaminata”.
Per l’attività di espianto degli ulivi la nota evidenzia che “si ribadisce ancora quanto già rappresentato il 17 marzo scorso e che le attività di espianto asseriscono alla fase dei lavori convenzionalmente indicata come fase ‘0’. Tap ha annunciato di essere pronta a riprendere già da oggi l’espianto degli ulivi. Finora quelli espiantati e piantumati momentaneamente nel sito di stoccaggio di masseria del Capitano, sono 33.
La lettera, a firma del direttore generale del ministero Giuseppe Lo Presti, è praticamente arrivata contestualmente alla sentenza del Consiglio di Stato che ieri sera ha dato il via libera alla realizzazione del Tap, il gasdotto dell’Adriatico, respingendo gli appelli proposti contro la sentenza del Tar dalla Regione Puglia e dal Comune di Melendugno.