LECCE – Sembravano tutti d’amore e d’accordo nei due meetup leccesi, che hanno deciso di puntare su Fabio Valente, dopo la scelta tra lui e Porcari, ma la litigiosità nata nella fase di selezione del candidato sindaco non è ancora sopita. Da settimane le indiscrezioni parlano di forti mal di pancia di una frangia leccese, che ha chiesto chiarimenti sulle vicende imprenditoriali del candidato al Comune di Lecce, che tra tre giorni o poco più potrebbe ottenere il placet per la sua candidatura e per la sua lista (nonostante una defezione importante, Valente è riuscito a inviare 32 nomi). I sospetti, che potrebbe anche essere arrivati alle orecchie dei vertici che valutano le liste, parlano di una vecchia storia di fallimento imprenditoriale. “Si trattava di una struttura di assistenza con 18 posti letto a Erchie: l’Asl chiuse i rubinetti proprio quando stavamo facendo i lavori di allargamento – spiega Valente – Ci accordammo con i sindacati nell’interesse dei lavoratori, in modo che attraverso le procedure di fallimento potessero recuperare tutti i loro stipendi. Rimanemmo da un giono all’altro senza risorse e fui costretto a chiudere”. Qualcuno ha tirato fuori questa storia per mettere in discussione la sua candidatura: fuoco amico su Fabio Valente.
In realtà, in un Movimento eterogeneo come il 5 Stelle le fazioni e le divisioni sono cose normali. Nello stesso periodo in cui cominciano a circolare queste indiscrezioni, l’avvocato Italo Porcari ha fatto un passo indietro: nella sua lettera in cui annuncia il ritiro fa riferimento a dissidi interni ai meetup. Poi, l’ex avvocato della Cgil, dalle colonne di un quotidiano locale ha chiesto delle “dichiarazioni di trasparenza” a tutti i cinque candidati, inclusa la dichiarazione da parte dei candidati sindaco che non abbiano alle spalle fallimenti: Valente in un primo momento non ha risposto, ora spiega cosa successe a Erchie. Tutta questa storia potrebbe concludersi con la certificazione della lista. I parlamentari sostengono fortemente il candidato sindaco designato dai meetup, nonostante un’ala degli attivisti di sia sempre battuta per la selezione dei candidati attraverso lo strumento di partecipazione delle comunarie. Il fuoco amico su Fabio Valente continua, ma dal suo staff assicurano che si tratta di “uno sparuto numero di attivisti autolesionisti”.
Garcin