GALATINA – Lo scontro fratricida con il circolo Pd di Noha non è riuscito a placarlo nemmeno il segretario Marco Lacarra, giunto in paese con il dubbio amletico del commissariamento. Alla fine, dopo una lunga audizione, per evitare un’insanabile frattura, i vertici hanno deciso di lasciare alla candidata dissidente la scelta di correre o meno contro la candidata ufficiale del Pd, ma naturalmente senza utilizzare il simbolo del partito. Nessuna epurazione, dunque, e nessun commissariamento del circolo ribelle, ma solo divieto assoluto di utilizzare simboli e riferimenti al Partito Democratico. Mentre i due circoli del Pd si azzannano il centrodestra sembra compattarsi, fatta eccezione per il candidato Amante, che corre con alcune civiche per la poltrona di sindaco. I dissidenti di Noha, che rifiutando la candidatura della candidata sindaca Carrozzini, correranno con un simbolo civico per Daniela Sindaco.
La sinistra era già divisa a causa della corsa solitaria di Roberta Forte. Il commissariamento dopo la caduta della giunta Montagna rende la strada tutta in salita per un centrosinistra così diviso. Il Pd si gioca una partita difficilissima in uno dei comuni più popolosi del Salento. A Galatina c’è anche Movimento 5 Stelle, che scende in campo con Pulli e rende ancora più imprevedibili i giochi.
Garcin