LECCE – È una grande liberazione per la città: il Consiglio comunale oggi ha dato il via libera al completamento dei lavori dell’ex Caserma Massa, una grande ferita del centro urbano viene rimarginata. Il privato dovrà mettere molti più soldi, ma otterrà il bene in concessione per oltre 40 anni, invece dei 30 previsti. «È un grande passo avanti per la mobilità leccese e per la soluzione del problema parcheggi» – esulta il vicesindaco Gaetano Messuti. Presto saranno edificati 440 parcheggi: i conflitti con la Soprintendenza hanno bloccato i lavori per anni. Ora tutte le variazioni saranno portate a compimento a costo zero per l’amministrazione leccese. Il concessionario ha dovuto sborsare molti più soldi del previsto perché la Soprintendenza ha imposto scavi e recupero della zona archeologica dove vi sono i resti di una chiesa. Piazza Schipa avrà un volto rinnovato, con la conservazione a vista dei resti di Santa Maria del Tempio e la realizzazione di un camminamento pedonale lungo il perimetro degli scavi.
«Si tratta di un grande passo avanti per la mobilità: una fondamentale ricucitura tra parte la commerciale e quella archeologica – spiega Messuti, che è anche il numero uno dell’Assessorato ai Lavori Pubblici – Il vuoto urbano che andiamo a colmare, dopo una straziante attesa, ci fa tirare un respiro di sollievo. Lecce sarà più bella e più vivibile con quest’opera su cui la nostra amministrazione ha puntato, frenata solo dalla lentezza della burocrazia». Ma questa non è la sola novità del Consiglio odierno: passa anche la variante per la strada via San Nicola: i lavori per la messa in sicurezza saranno presto avviati. Infine, nasce il centro sportivo Polivalente in Via Potenza: cinque campi da tennis e tre da basket e pallavolo: quest’opera è finanziata col il Piano delle periferie per un totale di circa tre milioni di euro. «È la testimonianza della particolare attenzione che l’amministrazione ha dimostrato per le periferie» – commenta Messuti.
«Quando si superano i limiti di guardia diventa difficile dare il proprio contributo: sui campi da tennis bisogna dire che la proposta iniziale era di fare al posto del centro sportivo in via Potenza un enorme centro con piscina e campi per sport vari: progetto poi dimenticato per 15 anni, fino alla proposta di un mese fa per questi campetti – puntualizza il consigliere Pd, Antonio Torricelli – Noi pensavamo che quel lavoro fosse fatto per spostare il circolo tennis e liberare le Mura Urbiche, ma i campi non sono alternativi al Circolo Tennis». Quindi, Torricelli si chiede a cosa servono tanti campi da tennis se non c’è la piscina. Ma in realtà il centrodestra spiega in una delibera che a 400 metri c’è già una piscina privata: quella della MUV. Torricelli, insieme al resto dell’opposizione, ha abbandonato l’aula in segno di protesta: il centrosinistra voleva la piscina pubblica, su cui erano pronti due milioni di euro di risorse regionali. «Avete fatto il progetto in tre giorni: non succede nulla se si prende un po’ di tempo per ripristinare il progetto iniziale di un grande centro con piscina: Lecce è l’unica città senza piscina pubblica»- chiosa il consigliere Pd, rivolgendosi alla maggioranza.
Francesca Mariano replica ed esprime entusiasmo per lo sblocco dell’ex Massa e per l’edificazione del Centro sportivo: «Un grande passo avanti per una mobilità migliore e per decongestionare il traffico che attendevamo da tempo e un passo avanti per le infrastrutture sportive nelle periferie. Certo, la sinistra non perde occasione per fare polemiche. Nonostante i tentativi del centrosinistra di sabotare una delle ultime opere importanti dell’amministrazione Perrone, abbiamo approvato un progetto che darà un’opportunità a tutti i nostri giovani. La città si arricchisce. Nulla più educativo dello sport: insegna la competizione nel rispetto delle regole». Passa anche il rendiconto di gestione con il rilievo dei revisori dei conti sulla scarsa capacità di recupero dell’evasione.
Restano ancora, dopo 5 anni dalla fine del progetto Soget, 45 milioni non riscossi di evasione Ici e Tarsu. I proventi delle contravvenzioni passano nel 2016 a oltre 12 milioni, tre milioni in più in due anni (erano circa 8 milioni), ma anche qui la riscossione è difficile: ci sono 18 milioni non recuperati. I residui complessivi sono oltre 221 milioni: di queste somme 49 milioni sono antecedenti al 2012 e rischiano di andare in prescrizione, se non vengono ‘riaccertati’. I residui per tasse e tributi ammontano a 145 milioni. L’opposizione è andata via prima del voto in segno di protesta. Insomma, uno degli ultimi Consigli comunali, con poche presenze, finisce tra le polemiche.
Garcin