GALATINA (Lecce) – Momenti di paura nella notte all’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina dove dieci minuti prima delle 4 un incendio è scoppiato nel laboratorio analisi chimico-cliniche. Quando sono divampate le fiamme, nei locali era presente solo il personale di servizio che ha lanciato l’allarme.
Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, polizia, carabinieri, vigili urbani, il direttore medico dell’ospedale, Giuseppe De Maria, assieme al personale dell’Area tecnica. Non si registrano feriti ma i danni sono ingenti avendo le fiamme interessato macchinari, suppellettili e muri.
Il fumo denso e acre ha raggiunto in fretta i piani superiori, così per prevenire qualsiasi rischio, il direttore medico ha disposto precauzionalmente l’evacuazione della divisione di Pediatria e del nido. I neonati sono stati trasferiti dalle mamme in ginecologia, mentre gli altri bambini ricoverati sono stati trasferiti per qualche ora nel pronto soccorso e ora stanno progressivamente rientrando in reparto. L’evacuazione si è svolta con molta calma e collaborazione da parte dei degenti, anche in virtù del fatto che il personale sanitario è formato per poter affrontare situazioni del genere, avendo svolto simulazioni che prevedono l’uso delle attrezzature anticendio. Per non interrompere il servizio analisi, si è poi deciso di utilizzare i laboratori più vicini degli altri ospedali per le urgenze interne ed esterne.
Il sistema anti incendio e le porte taglia fuoco hanno permesso ai pompieri di domare in breve tempo l’incendio. Rientrato l’allarme, dispersi i fumi e ripristinate le condizioni di sicurezza, il direttore medico ha deciso – d’intesa con i vigili del fuoco – di far rientrare i pazienti in reparto. Il luogo dell’incendio è stato chiuso e interdetto all’uso, assieme ai locali immediatamente sovrastanti (che ospitano studi medici di Cardiologia), in modo da poter rilevare eventuali danni strutturali, oltre a quelli subiti dal locale e dalle strumentazioni andati a fuoco.
Sulle cause che hanno provocato l’incendio sono in corso accertamenti, ma i vigili del fuoco hanno avanzato una prima ipotesi legata ad un possibile corto circuito.