Per arginare l’avanzata dei Normanni, l’imperatore di Bisanzio invia il nuovo catepano, Eustachio Palatino, che però ben poco riesce concludere, venendo sconfitto nel 1046 in una battaglia campale nei pressi di Taranto e consentendo la penetrazione del nemico in Terra d’Otranto. Poco tempo dopo la vittoriosa battaglia, i Normanni occupano Lecce. L’anno successivo, però, i Bizantini riprendono l’offensiva, conquistando nuovamente la città. Nel 1050 comincia l’ascesa militare di Roberto il Guiscardo, vittorioso su diversi teatri bellici.
Dopo la vittoria ottenuta nella battaglia di Civitate, le armate normanne penetrano nuovamente nella regione, e nel 1055 si schierano nei pressi di Oria, dove fronteggiano le forze bizantine e le battono al termine di una rovinosa e lunga contesa. Tre anni più tardi Nardò, Gallipoli ed Otranto cadono nelle mani del Guiscardo che più volte sconfigge il nemico nei pressi di Taranto. Contemporaneamente una terribile carestia si scatena nella provincia, aggravata ulteriormente dai saccheggi operati dai Normanni.
Nel 1059 il pontefice Niccolò II convoca il Concilio di Melfi, capitale dei domini normanni, col quale intende ristabilire l’autorità della Chiesa di Roma sui domini bizantini pugliesi, già esistente prima della persecuzione iconoclasta, avvalendosi dell’aiuto militare del Guiscardo, che viene nominato Duca di Puglia e Calabria. A questo punto i giochi sono fatti, giacché il condottiero normanno può avvalersi del riconoscimento del pontefice. I Bizantini cercano di opporsi ma dopo alcuni piccoli successi iniziali, tra cui la ripresa di Otranto nel 1061, devono cedere alla poderosa offensiva scatenata dal duca che, fra il 1067 ed il 1068, conquista Taranto, Oria, Brindisi e Otranto, poste sotto assedio.
Cosimo Enrico Marseglia
Nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Attualmente collabora con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età contemporanea (2011), Devoto ad Ippocrate. Rodolfo Foscarini ufficiale medico C.R.I. fra ricerca e grande guerra (2015), Marseglia. Storia di una famiglia attraverso i secoli (2016) per la Edit Santoro, e Attacco a Maruggio. 13 giugno 1637. Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico-sociale europeo (2010) per la Apulus, quest’ultimo insieme al Dott. Tonino Filomena. Ha conseguito il Diploma Universitario in Scienze Strategiche presso l’Università di Modena e Reggio.